COLD WAR!
[Puj] Tutti noi eravamo bambini negli anni '80... La cosa che mi piaceva di più in assoluto degli anni '80 era la Guerra Fredda. Ero affascinato da film come War Games, The Day After, Rocky IV o qualsiasi altra stronzata dove di mezzo ci fosse la cortina di ferro e il kgb. Poi è caduto il muro di Berlino e anche la guerra fredda è passata di moda.
Benché la tensione tra est e ovest avesse conosciuto negli anni '80 (durante la presidenza di quella faccia di suola di Ronald Reagan) una fase di recrudescenza ultima, l'epoca d'oro della guerra fredda va collocata tra l'immediato dopo guerra e gli anni '60, periodo nel quale la paranoia nucleare e la propaganda anti-comunista toccarono vertici estremi.
Ho raccolto alcuni reperti della cultura popolare di quegli anni, fumetti e pubblicazioni varie, specchio della nevrosi anti-sovietica che ossessionava la società statunitense dei '50. Se pensiamo alle società di ogni luogo ed epoca come il risultato di flussi trasversali d'immaginario che solcano la mente collettiva determinandone aspettative, tensioni e speranze, il ruolo del Potere in questo contesto risulta quello di manipolare i flussi, di cavalcare le onde; per dirla à la Foucault, il potere stesso trae origine proprio dall'emissione e della modulazione dei flussi d'immaginario proiettati sullo schermo della mente collettiva. In tal senso, la propaganda anti-sovietica statunitense degli anni '50 giocava alla grande con le nevrosi post-belliche e le patologie dell'immaginario collettivo americano; in quanto a propaganda e mistificazione, gli U.s.a. non erano di certo secondi ai sovietici!
Oggi molte espressioni popolari di quell'epoca (di cui qui sotto trovate alcuni esempi) non solo fanno ridere, ma fanno anche riflettere su quanto, anche oggi, i media più popolari come fumetto, cinema e televisione si servano ampiamente di paure collettive o tensioni sociali per cavalcare idee la cui diffusione fa spesso comodo ad una élite o ad uno specifico progetto politico...
[Puj] Tutti noi eravamo bambini negli anni '80... La cosa che mi piaceva di più in assoluto degli anni '80 era la Guerra Fredda. Ero affascinato da film come War Games, The Day After, Rocky IV o qualsiasi altra stronzata dove di mezzo ci fosse la cortina di ferro e il kgb. Poi è caduto il muro di Berlino e anche la guerra fredda è passata di moda.
Benché la tensione tra est e ovest avesse conosciuto negli anni '80 (durante la presidenza di quella faccia di suola di Ronald Reagan) una fase di recrudescenza ultima, l'epoca d'oro della guerra fredda va collocata tra l'immediato dopo guerra e gli anni '60, periodo nel quale la paranoia nucleare e la propaganda anti-comunista toccarono vertici estremi.
Ho raccolto alcuni reperti della cultura popolare di quegli anni, fumetti e pubblicazioni varie, specchio della nevrosi anti-sovietica che ossessionava la società statunitense dei '50. Se pensiamo alle società di ogni luogo ed epoca come il risultato di flussi trasversali d'immaginario che solcano la mente collettiva determinandone aspettative, tensioni e speranze, il ruolo del Potere in questo contesto risulta quello di manipolare i flussi, di cavalcare le onde; per dirla à la Foucault, il potere stesso trae origine proprio dall'emissione e della modulazione dei flussi d'immaginario proiettati sullo schermo della mente collettiva. In tal senso, la propaganda anti-sovietica statunitense degli anni '50 giocava alla grande con le nevrosi post-belliche e le patologie dell'immaginario collettivo americano; in quanto a propaganda e mistificazione, gli U.s.a. non erano di certo secondi ai sovietici!
Oggi molte espressioni popolari di quell'epoca (di cui qui sotto trovate alcuni esempi) non solo fanno ridere, ma fanno anche riflettere su quanto, anche oggi, i media più popolari come fumetto, cinema e televisione si servano ampiamente di paure collettive o tensioni sociali per cavalcare idee la cui diffusione fa spesso comodo ad una élite o ad uno specifico progetto politico...
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