[free music for punx]
ROGO (hc, Milano, Italy) - Premunizioni (cd, 2003)
[Sarta] Proseguiamo nella riscoperta di band mitologiche oggi scomparse... dissotterriamo i Rogo: chissà se, tra dieci o vent'anni, un qualche bolso cronista punk li includerà nel suo libro sulla scena milanese dei primi anni zero, mitizzandola come fossero tempi eroici ed epici! Questa band nata da qualche parte nello sprawl suburbano nord milanese, era composta da FabriZio (voce), Sghevs (chitarra), Biomone (basso) e Spruzzo (batteria): facevano un mix di hc italiano anni '80 tra Indigesti e Declino piuttosto originale, con un sound scarno e nervoso, in netta controtendenza rispetto ad oggi quando si pensa che per fare grandi dischi ci vogliano chitarroni enormi sovraincisi 3-4 volte. I Rogo avevano anche grandi testi: “Pensavo a quello che mi stava intorno e che mi dava fastidio – ci dice FabriZio - tentavo di buttarlo fuori per sentirmi meglio... o meno peggio. Era molto terapeutico, altro che strizzacervelli e pastiglie!”. FabriZio bazzica la scena da parecchio tempo ed è stato il bassista dei Dirty Harry (altra nostra vecchia conoscenza da dissotterrare prima o poi...): "Nasco musicalmente nella stagione 83-84 (quanto cazzo sono vecchio??!!) con il thrash metal (sento già i fischi dalle tribune) (…) Concerti con circle-pit infiniti e botte da orbi. Per non parlare della perdita progressiva dell'udito”.
I loro concerti erano sempre divertenti: li ricordo suonare allo Sga di Arese, al mitico Malamanera e al glorioso Csoa Garibaldi di Milano, anche se qui la loro performance non fu proprio “gloriosa”, come ci ricorda Biomone: fu “credo il peggior concerto che abbiamo tenuto, siamo stati impresentabili”. Beh, capita! Quando però gli chiediamo del perchè si siano sciolti, lo Zio ci dice semplicemente: “Siamo morti poco a poco... Luca è diventato padre e si è preso una pausa. Io ho continuato a suonare per un po' con i Dirty Harry con i quali ho fatto il decennale durante una serata a Carugate: persone fantastiche, sbronze colossali, cesti della monnezza sulla testa... Poi il cuore esplode: boom! Finito... Mollo il colpo... Succede... Ma grazie al demonio, mi salvano quei punk-garagers dei Monolithics (gratitudine infinita) con i quali sto suonando il basso dal 2007 e da settembre 2010 sto suonando e cantando con The Boogie Spiders, power trio rythm'n' punk fracassone... Lo spirito continua ?... ”.
Qui sotto mettiamo scaricabile il primo e unico album dei Rogo dall'inquietante titolo “Premunizioni”. Sparatevelo nelle orecchie: grandi testi nichilisti e ottima personalità, naturalmente con rovina a rotta di collo. Tra le varie canzoni, vi racconto di “Hai già bevuto troppo”, mid-tempo roccioso che parla di un poliziotto alcolizzato (testo di Spruzzo: il pavimento crolla / è tutto così confuso / colpi di pistola / una vita che si ferma / torni nel tuo letto / hai già scordato tutti / ti fai una bella sega / gran figlio di puttana), “Era una brava persona” (vi racconto la storia di una brava persona (…) dopo circa trent'anni di servizio a Marghera / la sospirata pensione assieme ad un gran bel tumore / tutti innocenti gli assassini) e “Quello che conta” (tu non mi vuoi ascoltare ma io sono tuo padre / quello che dico qui dentro è legge / hai sbagliato di nuovo e io ti dovrò punire / trenta cinghiate potranno bastare). Evviva.
>>> Download ROGO "Premunizioni" (2003) (.rar - 70 mb)
ROGO (hc, Milano, Italy) - Premunizioni (cd, 2003)
[Sarta] Proseguiamo nella riscoperta di band mitologiche oggi scomparse... dissotterriamo i Rogo: chissà se, tra dieci o vent'anni, un qualche bolso cronista punk li includerà nel suo libro sulla scena milanese dei primi anni zero, mitizzandola come fossero tempi eroici ed epici! Questa band nata da qualche parte nello sprawl suburbano nord milanese, era composta da FabriZio (voce), Sghevs (chitarra), Biomone (basso) e Spruzzo (batteria): facevano un mix di hc italiano anni '80 tra Indigesti e Declino piuttosto originale, con un sound scarno e nervoso, in netta controtendenza rispetto ad oggi quando si pensa che per fare grandi dischi ci vogliano chitarroni enormi sovraincisi 3-4 volte. I Rogo avevano anche grandi testi: “Pensavo a quello che mi stava intorno e che mi dava fastidio – ci dice FabriZio - tentavo di buttarlo fuori per sentirmi meglio... o meno peggio. Era molto terapeutico, altro che strizzacervelli e pastiglie!”. FabriZio bazzica la scena da parecchio tempo ed è stato il bassista dei Dirty Harry (altra nostra vecchia conoscenza da dissotterrare prima o poi...): "Nasco musicalmente nella stagione 83-84 (quanto cazzo sono vecchio??!!) con il thrash metal (sento già i fischi dalle tribune) (…) Concerti con circle-pit infiniti e botte da orbi. Per non parlare della perdita progressiva dell'udito”.
I loro concerti erano sempre divertenti: li ricordo suonare allo Sga di Arese, al mitico Malamanera e al glorioso Csoa Garibaldi di Milano, anche se qui la loro performance non fu proprio “gloriosa”, come ci ricorda Biomone: fu “credo il peggior concerto che abbiamo tenuto, siamo stati impresentabili”. Beh, capita! Quando però gli chiediamo del perchè si siano sciolti, lo Zio ci dice semplicemente: “Siamo morti poco a poco... Luca è diventato padre e si è preso una pausa. Io ho continuato a suonare per un po' con i Dirty Harry con i quali ho fatto il decennale durante una serata a Carugate: persone fantastiche, sbronze colossali, cesti della monnezza sulla testa... Poi il cuore esplode: boom! Finito... Mollo il colpo... Succede... Ma grazie al demonio, mi salvano quei punk-garagers dei Monolithics (gratitudine infinita) con i quali sto suonando il basso dal 2007 e da settembre 2010 sto suonando e cantando con The Boogie Spiders, power trio rythm'n' punk fracassone... Lo spirito continua ?... ”.
Qui sotto mettiamo scaricabile il primo e unico album dei Rogo dall'inquietante titolo “Premunizioni”. Sparatevelo nelle orecchie: grandi testi nichilisti e ottima personalità, naturalmente con rovina a rotta di collo. Tra le varie canzoni, vi racconto di “Hai già bevuto troppo”, mid-tempo roccioso che parla di un poliziotto alcolizzato (testo di Spruzzo: il pavimento crolla / è tutto così confuso / colpi di pistola / una vita che si ferma / torni nel tuo letto / hai già scordato tutti / ti fai una bella sega / gran figlio di puttana), “Era una brava persona” (vi racconto la storia di una brava persona (…) dopo circa trent'anni di servizio a Marghera / la sospirata pensione assieme ad un gran bel tumore / tutti innocenti gli assassini) e “Quello che conta” (tu non mi vuoi ascoltare ma io sono tuo padre / quello che dico qui dentro è legge / hai sbagliato di nuovo e io ti dovrò punire / trenta cinghiate potranno bastare). Evviva.
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Cazzo, bello questo disco, non lo conoscevo!
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