Monique Wittig - “ Virgile, non” (romanzo - 1985)
[Pep] Monique Wittig è una delle più determinanti pensatrici lesbofemministe del ventesimo secolo. Il suo pensiero, portatore di un temibile apparato concettuale radicalmente orientato a demistificare le identità di genere in quanto finzioni strategiche, l'ha condotta ad una rilettura dell'esperienza relazionale lesbica, additata quale strada maestra per la distruzione dell'ordine patriarcale, che ne sottolinei provocatoriamente il carattere non-femminile ed il ruolo di fattuale smentita di quella finzione culturale socialmente fondamentale che è la donna. Oltre che straordinaria teorica la studiosa francese è autrice di formidabili narrazioni, il cui elevato spessore concettuale permette di apprezzare il suo pensiero sotto nuove luci: è per questo che il Kalashnikov Collective Headquarter ha deciso di proporre ai suoi lettori “Virgile,non”(1985), ultimo e geniale romanzo dell'autrice de “Il corpo lesbico”. Sconvolgente riscrittura wittigiana della Divina Commedia dantesca, il testo, che proponiamo nella traduzione italiana di Rosanna Fiocchetto (con introduzione di Margherita Giacobino), fornisce, ben oltre il suo specifico ambito femminista, gli strumenti per un approccio concettualmente rigoroso ad ogni dinamica di oppressione e ad ogni specifico versante di quella che Monique Wittig chiama la Straight Mind, cioè l'insieme delle nozioni strategiche che fondano e governano le molteplici e ramificate dinamiche gerarchizzanti e discriminatorie costituenti la struttura stessa del nostro ordine sociale. Le drammatiche peripezie dell'autrice-protagonista nei terribili gironi di un inferno eterosessuale distribuito tra un aspro deserto e la città di San Francisco, sotto la guida della lesbica ed aitante Manastabal, con ripetute ascensioni al limbo e al paradiso saffici, costituiscono un'ironica quanto impressionante illustrazione della difficoltà di un percorso di liberazione delle donne e degli oppressi nella società straight e del ruolo cruciale che il campo di battaglia linguistico assolve in esso: ma il paradiso, nonostante tutto, è possibile.
A completamento del testo rendiamo disponibile, oltre ad una cronologia di Monique Wittig e ad una bibliografia dei testi su di lei, l'estratto di uno dei suoi più rilevanti testi teorici, accompagnato da una breve nota introduttiva di Adriana Cavarero e Franco Restaino: “Siamo lesbiche, né donne né uomini”.
>>> Download Monique Wittig - Virgile, non in .pdf [ITA] (76 pagg. - 42 mb.)
[Pep] Monique Wittig è una delle più determinanti pensatrici lesbofemministe del ventesimo secolo. Il suo pensiero, portatore di un temibile apparato concettuale radicalmente orientato a demistificare le identità di genere in quanto finzioni strategiche, l'ha condotta ad una rilettura dell'esperienza relazionale lesbica, additata quale strada maestra per la distruzione dell'ordine patriarcale, che ne sottolinei provocatoriamente il carattere non-femminile ed il ruolo di fattuale smentita di quella finzione culturale socialmente fondamentale che è la donna. Oltre che straordinaria teorica la studiosa francese è autrice di formidabili narrazioni, il cui elevato spessore concettuale permette di apprezzare il suo pensiero sotto nuove luci: è per questo che il Kalashnikov Collective Headquarter ha deciso di proporre ai suoi lettori “Virgile,non”(1985), ultimo e geniale romanzo dell'autrice de “Il corpo lesbico”. Sconvolgente riscrittura wittigiana della Divina Commedia dantesca, il testo, che proponiamo nella traduzione italiana di Rosanna Fiocchetto (con introduzione di Margherita Giacobino), fornisce, ben oltre il suo specifico ambito femminista, gli strumenti per un approccio concettualmente rigoroso ad ogni dinamica di oppressione e ad ogni specifico versante di quella che Monique Wittig chiama la Straight Mind, cioè l'insieme delle nozioni strategiche che fondano e governano le molteplici e ramificate dinamiche gerarchizzanti e discriminatorie costituenti la struttura stessa del nostro ordine sociale. Le drammatiche peripezie dell'autrice-protagonista nei terribili gironi di un inferno eterosessuale distribuito tra un aspro deserto e la città di San Francisco, sotto la guida della lesbica ed aitante Manastabal, con ripetute ascensioni al limbo e al paradiso saffici, costituiscono un'ironica quanto impressionante illustrazione della difficoltà di un percorso di liberazione delle donne e degli oppressi nella società straight e del ruolo cruciale che il campo di battaglia linguistico assolve in esso: ma il paradiso, nonostante tutto, è possibile.
A completamento del testo rendiamo disponibile, oltre ad una cronologia di Monique Wittig e ad una bibliografia dei testi su di lei, l'estratto di uno dei suoi più rilevanti testi teorici, accompagnato da una breve nota introduttiva di Adriana Cavarero e Franco Restaino: “Siamo lesbiche, né donne né uomini”.
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