31/10/08

[Free books for punx]
T.M. Disch - 1-A (1968)
[Puj] Ancora un inquietante racconto bellico. In "1-A" di Thomas M. Disch si parla di servizio militare di leva, che oggi, almeno dalle nostre parti, è estinto. Da qualche anno niente più visite mediche dei tre giorni, niente più rinvii per motivi di studio, niente più cartoline precetto, niente più dieci mesi di cretinissimo servizio militare.
Thom Disch è un'autore d'indole anarcoide, poeta e genio della fanta-letteratura catastrofica, morto suicida lo scorso marzo, all'età di 68 anni. I suoi racconti sono solitamente un cocktail di angoscia e cinismo, con una spruzzata di seltz e macabra ironia...
Il racconto "1-A" è incluso nella raccolta di Disch dal titolo Fun with your new head (1968), pubblicata per la prima volta in Italia nella collana Urania (n. 750 del giugno 1978).
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[Free music for punx]
UNDERAGE - Africani, terroni, marocchini e.p. (7" - Attack punk 1983)
"Rompete le righe / spezzate i fucili! / non servite più quegli sporchi assassini! / se vi chiamano indietro sputategli addosso / una volta tanto saranno più puliti! / Sporca naja! Sporca naja! / Generali, colonnelli sull'attenti! / pazzi dementi, che cazzo vi frega? / ne muoiono uno, ne muiono cento, che cazzo vi frega?" Classico assoluto! "Sporca Naja" è tratta da Africani, terroni, marocchini, il primo ed ultimo album degli Underage, anarcopunx napoletani degli anni '80.
A caratterizzare il sound dei gruppi dell'epoca erano soprattutto le scelte di registrazione quasi sempre casuali e legate all'impossibilità di trovare studi in grado di decodificare il punk/h.c. Spesso i dischi avevano una produzione così assurda da risultare, ancora oggi, assolutamente originali. Il disco degli Underage ha un suono incredibilmente sporco e sbagliato e rientra pienamente nella categoria dei capolavori chaos punk d'avanguardia: la chitarra suona come una radio malsintonizzata, la batteria è talmente povera da sembrare una base programmata con una tastiera da poche lire, la voce va e viene come se uno aprisse e chiudesse la porta. Gli Underage durarono pochissimo: nel 1983 si erano già sciolti. Oggi, Pippo, il cantante, insegna antropologia all'Università di Praga!

Tracklist: 1. Underage [1:52] 2. Marjuana punk [0:56] 3. Senza leggi [2:25] 4. Kids [1:58] 5. Thanx USA [1:28] 6. Lager [2:48] 7. Sporca naja [2:41] 8. Tre settembre [1:42] 9. Entro domani [1:21].

30/10/08

[Free books for punx]
J. G. Ballard - THE DEAD TIME (1977)
[Puj] The Dead Time (letteralmente: "il tempo morto", tradotto malamente in "guerra finita" dai curatori italiani) è un racconto molto crust di J.G. Ballard (autore già di per sé piuttosto crust) che descrive un agghiacciante scenario post-bellico, dove i morti diventano l'unico conforto per i vivi. I campi di battaglia fumanti, tanto cari alle Dis-bands, si animano di nere passioni e tutto sprofonda in un abisso di nichilismo: da non perdere per voi amanti dell'h.c. paranoico e catastrofico.
The dead time evoca temi tipici del fanta-scrittore inglese ed è vagamente autobiografico: durante la seconda guerra mondiale Ballard (che viveva a Shangai) fu internato con la famiglia in un campo di prigionia giapponese. Il ricordo dell'esperienza influenzerà anche uno dei suoi romanzi più noti: L'impero del sole (1984), dal quale Steven Spielberg trarrà l'omonimo film del 1987.
Il racconto, qui sotto in formato .pdf, è incluso nell'antologia dal titolo "Mitologie del futuro prossimo", pubblicata per la prima volta in Italia nella serie Urania (n. 976 agosto 1984).
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[Free music for punx]
WORSHIP / LOSS - Split e.p. (7" - Painiac rec. 2005)
[Puj] Colonna sonora ideale per Il tempo morto è questo capolavoro in vinile di doom funerario: death-metal melmoso suonato da una banda di zombie putrefatti. Lento, leeeeentissssimoooo...
Sul lato A, i Worship ("culto") con Devived, tedeschi, bavaresi per l'esattezza, formatisi nel 1998 e paladini del doom nichilista; sul lato B, i Loss ("perdita") con An ill body seats my sinking sight, americani, di Nashville, Tennesse, anche loro assolutamente ligi ai canoni del genere. Scenari desolati e insalubri, sui quali regna sovrano il puzzo della decomposizione...
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Tracklist: 1. WORSHIP - Dedived / 2. LOSS - An Ill Body Seats My Sinking Sight.

29/10/08

[Free books for punx]
J.G. Ballard - THEATRE OF WAR (1977)
[Puj] Altro racconto a sfondo bellico di J.G. Ballard, questa volta dai toni satirici. E' lo stesso autore ad anticiparne i contenuti: "Dopo trecento anni è concepibile che una nuova guerra civile [tra la sinistra e la destra] divida il Regno Unito? Do per scontato che, nonostante la negativa esperienza nel sud-est asiatico, gli americani interverrebbero qui con decisione ancora maggiore di quella che dimostrarono in Vietnam, e ciò per difendere i loro interessi economici e militari. Presumo con assoluta certezza che la televisione darebbe un resoconto ininterrrotto e onniscente degli eventi, presentati in forma di special documentario...". Ballard stigmatizza il ruolo cannibalico e voyeristico che i mass-media hanno nel contesto bellico e getta sale sulle ferite ancora fresche di un'America reduce dalla (allora recente) disfatta nel Viet-nam. Divertente la descrizione dei ribelli comunisti che vivono nelle campagne del nord dell'Inghilterra come punx, in comuni tardo-hippie alla Crass. Anche Theatre of war, da qui sotto scaricabile in formato .pdf, è incluso nell'antologia dal titolo "Mitologie del futuro prossimo" (Urania n. 976 agosto 1984).

>>> Download J.G. Ballard Theatre of War novel [ITA] (9 pagg. / .pdf - 8,50 mb.)

[Free music for punx]
DISKONTO - A shattered society e.p. (7" - Profane Existence 1994)
[Puj] Da abbinare alla lettura di Theatre of war, consiglio questo vecchio vinile dei Diskonto, ottima dis-banda di Uppsala, Svezia. I Diskonto (che in svedese significa proprio "discount"!) si sono formati nel 1992 e "A shattered society" ("Una società in frantumi") è il loro primo e.p.
Fragoroso d-beat mono-tematico, ossessionato dall'incubo bellico: titoli classici come "Pioggia di bombe" (Bombregn), "Violentata con la baionetta" (Valdtagen Med Bajonett), "Un mondo senza violenza" (En Varld Utan Vald) e "Ma perchè?" (Men Varfor). Quattordici anni fa, l'interno della copertina del 7" mi colpì molto: ritrae la vittima di un bombardamento in un letto d'ospedale, e sotto la scritta: "...e c'é qualcuno di noi che pensa sia orribile il fatto che i Bad Religion abbiano firmato per una major...". All'epoca infatti (era il 1994) i Bad Religion avevano pubblicato "Stranger than fiction", il loro primo album su Sony e la cosa destò il solito, prevedibile disappunto dei punx più idealisti. I Diskonto, in questo modo, vollero esprimere la loro opinione sull'argomento...

Tracklist: 1. Mentalt Sarajevo / 2. Attioett / 3 Men Varfor / 4. Valdtagen Med Bajonett / 5. Bombregn / 6. Utan Mening / 7. En Varld Utan Vald / 8. Kanrvapenkrig Kraver Liv / 9. Truppmina 12.

>>> Download Diskonto "A shattered society" 7inch in mp3 + complete art scan. (.rar - 23 mb.)

16/10/08

[Live-report]
CONTRASTO (h.c. Cesena) @ Villa Occupata, Milano - 18 maggio '08
[Puj] Un po' di tempo fa, in Villa Occupata a Milano, sono passati i grandi Contrasto, veterani h.c. di Cesena; nell'occasione hanno tenuto un bel concertino spacca-orecchie a base di turbo-core ultra-rovina, graditissimo dai presenti.
Era una notte buia e tempestosa, pioveva a catinelle, ma Io, Sarta e Annalisa eravamo lì: Sarta con il suo micidiale microfono-registratore portatile munito di manico tipo ghiacciolo ha registrato parte del concerto, mentre Annalisa ha filmato con la kalashni-camera e scattato qualche foto, garantendo così ai Contrasto un reportage multimediale della serata da premio Pulitzer. Ah, ah, ah!
Qua sotto, un breve video...
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08/10/08

[We talk about...]
DISCHARGE + RATTUS - Live 24/8/08 in Tampere, Finland.
[Puj] In agosto ho trascorso un po' di giorni in Finlandia. A Tampere, con il mio amico Andrea, chitarrista degli anarcopunx spezzini Anxtv (che vive là), sono andato a vedere il concerto dei Discharge. Di spalla c'erano i Rattus, antica h.c. band finnica degli anni '80.
I Discharge, inglesi di Stoke-on-Trent, a sud di Liverpool, sono il gruppo che, a livello sia musicale che iconografico, ha maggiormente influenzato la musica punk/h.c. D.I.Y. degli ultimi 20 anni. A loro è intitolato un celebre ritmo di batteria (il D-Beat); a loro si deve la nascita di un genere: il crust; bands che utilizzano il prefisso Dis- nel loro nome ce ne sono a valanghe in tutto il mondo (tra le più note: Disfear, Diskonto, Disclose, Disrupt...).
Ascoltati oggi, i primi vinili dei Discharge possono sembrare piuttosto scontati; mantengono però quell'aura paranoica e catastrofica che li ha resi celebri: la guerra assunta a madre di tutti gli orrori, a male assoluto.
Di certo, il concerto dei Discharge 2008 a Tampere, non mi ha evocato granché della magia nichilista che li ha resi celebri (e tantomeno mi ha scosso quello dei Rattus!). Alla voce, Tony "the Rat" Martin (dei Varukers) ci ha messo impegno, ma tutto è risultato vano: sono rimasto impassibile come un ghiacciolo finlandese. Complice forse, la sala concerti con palco in abete e sipario rosso, collocato in un elegante club con guardaroba, ristorante e tavolini. Complice forse il pubblico educato, tipicamente nordico (eccezion fatta per un ubriaco che ha improvvisato un goffo stage-diving, annientando se stesso e alcune ragazze).
Insomma, le reunion sono sempre malinconiche ed è mille volte meglio riscoprire i gruppi del passato attraverso i loro vecchi dischi, piuttosto che servendosi di macabri juke-box umani che si trascinano da palco a palco! Ecco quindi che ho deciso di postare due album per ciascuna band: il primo e l'ultimo (prima di eventuali reunion) di Discharge e Rattus; il punto di partenza e di arrivo di due percorsi musicali piuttosto analoghi: dagli esordi, influenzati dal primo punk inglese, alla decadenza metal, prima dello scioglimento, avvenuto alla fine degli anni '80 per i Rattus e negli anni '90 per i Discharge.
Entrambe le bands si sono riformate all'inizio del nuovo millennio e hanno registrato dischi che dicono poco o nulla, risolvendosi in banale merchandising promozionale a supporto dei nuovi tour...

[Free music for punx]
DISCHARGE - Realities of War (7" - Clay 1980)
[Puj] Il primo, acerbo singolo dei Discharge. Copertina epocale, replicata centinaia di volte dai punx di tutto il mondo e quattro brandelli di rumore disperato: "Le realtà della guerra" (La guerra è un buco nero di oblio / Le realtà della guerra sono talmente inquietanti / Loro la dichiarano, ma non sentono le grida di paura / Cadaveri mutilati e carne carbonizzata / ricoprono il campo i battaglia / ma lì i loro corpi non saranno trovati!) "Loro lo dichiarano" (Loro hanno il diritto, ma che fottuto diritto? / di dire che io devo combattere le loro fottute guerre / Loro lo dichiarano! / Perché io dovrei combattere le loro fottute guerre? / quando loro se ne sbattono della mia opinione sulla guerra? / Loro lo dichiarano! Perché devo essere complice dei loro delitti ed essere ucciso? / A loro non interessa se ne uscirò vivo o morto / a loro interessa solo "Morte o Gloria!" / Loro, loro la dichiarano! Guerra! Guerra! Guerra!), ""...Ma dopo il concerto" ed infine "Vittima della società".
Due anni dopo, uscirà il primo album dei Discharge: "Hear nothing, see nothing, say nothing". E allora il crust apocalittico entrerà in hit parade: al numero 40 della classifica inglese degli album più venduti e al numero 2 della classifica delle produzioni indie.
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Tracklist: 1. Realities of war / 2. They declare it / 3. But after the concert / 4. Society's victim.

>>> Download DISCHARGE - Realities of War 7" - 1980 (.rar - 7 mb.)

[Free music for punx]
DISCHARGE - Shootin' up the world (cd - Clay 1993)
[Puj] Dopo questo album, ignorato da critica e pubblico, i Discharge gettarono la spugna. Ritroverranno le motivazioni soltanto nel 2002 quando publicheranno l'album "Discharge" (che fantasia), che li rimetterà in pista.
"Shootin'..." è davvero goffo: boh!-metal che prova ad essere crossover come lo si intendeva a quei tempi, ma che in realtà assomiglia di più a funky spompato suonato da una band death-metal. All'epoca, non lo ascoltò nessuno.
Il disco non era così terribile, anzi, ben meglio del precedente, claudicante, "Massacre" (1991); ma sono gli anni dei Guns'n'Roses e del grunge: i Discharge non si intonano più con niente e vengono dismessi. Il loro culto sopravvive soltanto nell'underground più oscuro: nei bassifondi esistono già decine di Dis-gruppi devoti al sound catastrofico della band; ne plagiano la musica, le grafiche di copertina e addirittura il logo. Saranno questi gruppi, provenienti in massa dalla Scandinavia, dal Giappone, dagli Stati Uniti, ma anche dal resto del mondo, a riportare in auge dopo un decennio le sonorità dischargiane, con spirito di totale emulazione...
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Tracklist: 1. Manson child / 2. Lost in you / 3. Shootin' up the world / 4. Psycho active / 5. Leaders deceivers / 6. Fantasy overload / 7. Down and dirty / 8. Never come to care / 9. Real live snuff / 10. Exiled in hell / 11. Reprise.
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[Free music for punx]
RATTUS - Khomeini rock / Muotipunk (7" - Hilipili rec. 1980)
[Puj] Rattus, banalmente vuol dire "ratto", però grosso, di fogna. Ma non in finlandese, bensì in latino. Infatti, il nome è ispirato al titolo del primo disco dei proto-punks inglesi The Stranglers, "Rattus Norvegicus".
Annoverati tra i principali esponenti della scena h.c. finlandese degli anni '80, i Rattus si formano alla fine del decennio precedente e incidono il primo e.p. nel 1980, influenzato dalle sonorità del primo punk inglese. Un 45 giri con due pezzi dai titoli semi-demenziali ("Khomeini rock" e "Fashion punk") e una copertina dall'appeal davvero scarso, probabilemente una delle peggiori a memoria d'uomo. Anche la musica non fa fare piroette di gioia: punk-rock anonimo e scassato, poi rigettato dalla band.
Nell'81 i Rattus ascoltano i Discharge, abbandonano le influenze punk-rock e si danno all'h.c. paranoico. Nel frattempo suonano in giro e migliorano. Tra l'81 e l'84 pubblicano le loro cose più riuscite, tra cui: l'e.p. "Rajoitettu ydinsota" (tradotto: "Guerra nucleare circoscritta" ...?), l'e.p. "Rattus on rautaa" (tradotto: "I Rattus sono di ferro" ...?!) e l'album "WC räjähtää" (tradotto: "Il w.c. esplode" ...!?!?!). Insomma: i titoli non erano il loro forte. Nell'84, durante un tour europeo, suonano al Virus di Milano, una settimana prima dello sgombero (ricordano i punx italiani come grandi ballerini!).
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Tracklist: 1. Khomeini rock / 2. Muotipunk.

>>> Download RATTUS - Khomeini rock / Muotipunk 7" - 1980 (.rar - 4 mb.)

[Free music for punx]
RATTUS - Stolen life (lp - Neg.Fx. records 1987)
[Puj] Alla metà degli anni '80, succede ai Rattus quello che successe ai Discharge e a tante punk bands dell'epoca: s'innamorano del thrash-metal e si ispirano a Venom, Slayer e Metallica.
Da una parte, non sono abbastanza bravi a suonare per piacere ai metallari, dall'altra, i pochi punx rimasti storcono il naso e, da sotto il palco, sbraitano: ridateci i pezzi vecchi!
Stolen life è un classico album h.c. underground della fine degli anni '80 e fa tenerezza: riff para-metal eseguiti in modo non impeccabile, tentativi falliti di aggrovigliare le ritmiche, tematiche post-atomic-dark sui generis. Un sound che più anacronistico oggi è difficile immaginare! Le parti cantate sono davvero buffe, sbiascicate ed insane.
I Rattus si scioglieranno dopo la pubblicazione di questo disco per poi tornare insieme nel 2001, colti dalla febbre della reunion (che ultimamente fa strage di buoni gruppi del passato). Oggi suonano con una certa frequenza ed eseguono esclusivamente i pezzi dei loro dischi strettamente punk/h.c...

Tracklist: 1. Troops of dark force / 2. Stolen life / 3. Bad dreams / 4. Black clouds / 5. A moment before death / 6. Poor boy / 7. Sleep in boothill / 8. Nobody can help / 9. Geronimo / 10. Will...?