[New K.coll. record!]
KALASHNIKOV/CONTRASTO
Come il soffitto di una chiesa bombardata" split 10" (2014)
Come il soffitto di una chiesa bombardata" split 10" (2014)
Dopo la solita - ma necessaria - trafila di sbattimenti vari, uscirà, fra qualche giorno, lo split album tra Kalashnikov e Contrasto: un 10" stampato in 1000 copie, vinile azzurro trasparente, e libretto di 12 pagine a colori.
Questa volta abbiamo voluto riflettere sul tema della guerra nel rapporto con il suo opposto, la pace. Da sempre, la guerra fa da sfondo alla musica punk che piace a noi, quella più apocalittica e paranoica. Il punk stesso è sempre stato in guerra: contro il gusto predominante, contro la morale borghese, contro le istituzioni, e contro un'infinità di altre cose che danno noia.
Abbiamo affrontato il tutto con il nostro consueto approccio distopico e creativo, per concludere che pace e guerra sono oggigiorno due parole ambigue, inflazionate e lasciate alla mercé di gente senza scrupoli, tanto da essersi svuotate di significato. Sentiamoci quindi liberi di attribuire a queste due parole un significato nuovo e creativo, che vada aldilà dell'inganno del potere e della retorica dei benpensanti. Sentiamoci liberi di reinventare, ribaltare e sconvolgere i concetti di pace e di guerra.
Musicalmente parlando, sul lato K troverete una nostra personale reinterpretazione del crust/d-beat (parlando di guerra quale sottogenere del punk é più adatto?) e alcuni esperimenti meta-musicali, robe ambient e un reading di prosa poetica. Non spaventatevi. Al link qua sotto, trovate invece una pagina dedicata al disco, con testi e riflessioni varie.
Questa volta abbiamo voluto riflettere sul tema della guerra nel rapporto con il suo opposto, la pace. Da sempre, la guerra fa da sfondo alla musica punk che piace a noi, quella più apocalittica e paranoica. Il punk stesso è sempre stato in guerra: contro il gusto predominante, contro la morale borghese, contro le istituzioni, e contro un'infinità di altre cose che danno noia.
Abbiamo affrontato il tutto con il nostro consueto approccio distopico e creativo, per concludere che pace e guerra sono oggigiorno due parole ambigue, inflazionate e lasciate alla mercé di gente senza scrupoli, tanto da essersi svuotate di significato. Sentiamoci quindi liberi di attribuire a queste due parole un significato nuovo e creativo, che vada aldilà dell'inganno del potere e della retorica dei benpensanti. Sentiamoci liberi di reinventare, ribaltare e sconvolgere i concetti di pace e di guerra.
Musicalmente parlando, sul lato K troverete una nostra personale reinterpretazione del crust/d-beat (parlando di guerra quale sottogenere del punk é più adatto?) e alcuni esperimenti meta-musicali, robe ambient e un reading di prosa poetica. Non spaventatevi. Al link qua sotto, trovate invece una pagina dedicata al disco, con testi e riflessioni varie.
Come dicevano i Crass: "Combatti la guerra, non le guerre!".
Nessun commento:
Posta un commento