[Milano H.C. '90 - Parte I]
Milano H.C. in the ‘90s!
[Puj] Tanti anziani dei tempi d'oro si sono cimentati nel raccontare quanto eroico e feroce fosse il punk/h.c. negli anni '80, mitizzandone luoghi e persone. I giovani punx di oggi leggono avidamente quei testi, alcuni avvincenti e ben scritti ed altri meno appassionanti e scritti meno bene, e si fiondano sui cimeli come mosche sulla merda. Anch’io, quando avevo vent'anni, sbavavo per una ristampa degli Impact o per un nastro totalmente inascoltabile di un live dell'epoca. Che cosa mi piaceva di quegli anni che non ho vissuto? Boh! Forse la convinzione, la voglia di essere radicali. Forse l’entusiasmo della novità. O forse solo le pettinature dei gruppi… Comunque sia, pochi ancora parlano di qualcosa di moooolto meno fico e mitologico: la scena punk/h.c. a metà anni '90 nella nostra stupida città, Milano. Niente creste, niente borchie: solo sbattimento e rovina.
All’epoca c’era il New Zabriskie Point, il Negozio dei dischi punk (sì, allora esistevano i negozi di dischi punk) con il suo leggendario gestore, Stiv Valli (“Stiv apri, porcoxxx!” era il grido d’invocazione dei tanti pellegrini che, giunti alla meta e trovandosi la saracinesca abbassata alle quattro del pomeriggio, si rivolgevano alla preghiera per trovare conforto); c’era il Laboratorio Anarchico di via DeAmicis dove passavano un po’ tutti, dai punkabbestia ubriachi ai bambini fashion-punk come Francesco Facchinetti (lui, il futuro DJ Francesco), che all’epoca era pischello e noi lo chiamavamo il figlio dei Pooh. Anche lui era salito sul carrozzone ed anche lui suonò al Laboratorio con il suo gruppo punk (di merda). Aldilà di tutto questo, era una cosa a caratterizzare davvero la Milano h.c. di 15 anni fa: un entusiasmo indescrivibile. C'era fermento, la voglia di fare, di sbattersi, di esserci...
Qualcosa in meno rispetto ad oggi c’era di sicuro: non c’era internet, non c’erano gli mp3, non c’erano i masterizzatori, non c’erano gli i-pod, non c’erano i telefonini, non c’era Myspace, non c’era Youtube, non c’erano le web-zine, non c’era la tv satellitare e non c’era nemmeno Mtv.… c’erano i walkman a cassette, le cabine del telefono a monete, Videomusic (chi se la ricorda?) e Red Ronnie, vecchio punk-rocker naturista, era il VJ più amato. Basta. Vedendola da un certo punto di vista, quelli erano anni in cui stampare un disco aveva ancora senso, perché la musica non era così facilmente riproducibile come oggi. O compravi il cd oppure te lo duplicavi su una cassetta. E ciò significava: a) qualità di molto inferiore all’originale b) una fruizione della musica completamente diversa. Oggi si ascolta una valanga di musica, in cd e in mp3, in streaming attraverso le pagine di myspace, le web-radio… un ascolto veloce, si può saltare di brano in brano, ascoltarne pochi secondi poi passare avanti… con le cassette ti dovevi ascoltare tutto il disco, canzone per canzone, una dietro l’altra, e alla fine le imparavi a memoria: sicuramente la musica si ascoltava con più attenzione e, forse, la si apprezzava di più.
[Free music for punx]
AA.VV. – Not enough: 5 bands from Milan (7” - You’re not alone records, 1995)
[Puj] Ho ridotto in formato digitale un reperto analogico di quegli anni: il 7” compilation “Not Enough”, stampato da You're not alone, una delle tante etichette DIY che sorsero allora. Artwork orribile (come si usava a quei tempi), ma solchi che trasudano passione ad ogni giro di piatto.
Milano H.C. in the ‘90s!
[Puj] Tanti anziani dei tempi d'oro si sono cimentati nel raccontare quanto eroico e feroce fosse il punk/h.c. negli anni '80, mitizzandone luoghi e persone. I giovani punx di oggi leggono avidamente quei testi, alcuni avvincenti e ben scritti ed altri meno appassionanti e scritti meno bene, e si fiondano sui cimeli come mosche sulla merda. Anch’io, quando avevo vent'anni, sbavavo per una ristampa degli Impact o per un nastro totalmente inascoltabile di un live dell'epoca. Che cosa mi piaceva di quegli anni che non ho vissuto? Boh! Forse la convinzione, la voglia di essere radicali. Forse l’entusiasmo della novità. O forse solo le pettinature dei gruppi… Comunque sia, pochi ancora parlano di qualcosa di moooolto meno fico e mitologico: la scena punk/h.c. a metà anni '90 nella nostra stupida città, Milano. Niente creste, niente borchie: solo sbattimento e rovina.
All’epoca c’era il New Zabriskie Point, il Negozio dei dischi punk (sì, allora esistevano i negozi di dischi punk) con il suo leggendario gestore, Stiv Valli (“Stiv apri, porcoxxx!” era il grido d’invocazione dei tanti pellegrini che, giunti alla meta e trovandosi la saracinesca abbassata alle quattro del pomeriggio, si rivolgevano alla preghiera per trovare conforto); c’era il Laboratorio Anarchico di via DeAmicis dove passavano un po’ tutti, dai punkabbestia ubriachi ai bambini fashion-punk come Francesco Facchinetti (lui, il futuro DJ Francesco), che all’epoca era pischello e noi lo chiamavamo il figlio dei Pooh. Anche lui era salito sul carrozzone ed anche lui suonò al Laboratorio con il suo gruppo punk (di merda). Aldilà di tutto questo, era una cosa a caratterizzare davvero la Milano h.c. di 15 anni fa: un entusiasmo indescrivibile. C'era fermento, la voglia di fare, di sbattersi, di esserci...
Qualcosa in meno rispetto ad oggi c’era di sicuro: non c’era internet, non c’erano gli mp3, non c’erano i masterizzatori, non c’erano gli i-pod, non c’erano i telefonini, non c’era Myspace, non c’era Youtube, non c’erano le web-zine, non c’era la tv satellitare e non c’era nemmeno Mtv.… c’erano i walkman a cassette, le cabine del telefono a monete, Videomusic (chi se la ricorda?) e Red Ronnie, vecchio punk-rocker naturista, era il VJ più amato. Basta. Vedendola da un certo punto di vista, quelli erano anni in cui stampare un disco aveva ancora senso, perché la musica non era così facilmente riproducibile come oggi. O compravi il cd oppure te lo duplicavi su una cassetta. E ciò significava: a) qualità di molto inferiore all’originale b) una fruizione della musica completamente diversa. Oggi si ascolta una valanga di musica, in cd e in mp3, in streaming attraverso le pagine di myspace, le web-radio… un ascolto veloce, si può saltare di brano in brano, ascoltarne pochi secondi poi passare avanti… con le cassette ti dovevi ascoltare tutto il disco, canzone per canzone, una dietro l’altra, e alla fine le imparavi a memoria: sicuramente la musica si ascoltava con più attenzione e, forse, la si apprezzava di più.
[Free music for punx]
AA.VV. – Not enough: 5 bands from Milan (7” - You’re not alone records, 1995)
[Puj] Ho ridotto in formato digitale un reperto analogico di quegli anni: il 7” compilation “Not Enough”, stampato da You're not alone, una delle tante etichette DIY che sorsero allora. Artwork orribile (come si usava a quei tempi), ma solchi che trasudano passione ad ogni giro di piatto.
Purtroppo la qualità audio del ripping è quella che è: colpa dei troppi ascolti con il mio giradischi sgrauso. Tra il fruscio: Sottopressione (oggi criticati, allora osannati), Lessthanzero (con l'hit “Milano da pippare”), G.H.C.P. (krishna-core, h.c. devoto al Signore), Mudhead (vecchia scuola coriacea, gente che sudava e se ne sbatteva il cazzo) e In-side (giuro, non me li ricordo). Uno spaccato, seppur parziale, dell’h.c. a Milano nel 1995.
Tracklist:
1. SOTTOPRESSIONE - Illusione e Delusione
2. LESS THAN ZERO – Milano da pippare
3. G.H.C.P. – Mosaico
4. MUDHEAD – Hardway
5. IN-SIDE – Violenza gratuita
>>> Download Not Enough: 5 bands from Milan 7” compilation in mp3 + booklet (.rar - 16 mb.)
Tracklist:
1. SOTTOPRESSIONE - Illusione e Delusione
2. LESS THAN ZERO – Milano da pippare
3. G.H.C.P. – Mosaico
4. MUDHEAD – Hardway
5. IN-SIDE – Violenza gratuita
>>> Download Not Enough: 5 bands from Milan 7” compilation in mp3 + booklet (.rar - 16 mb.)
Yeah.Io ricordo videomusic (dove vidi la prima volta parlare gli U.K. Subs tipo nel'95,che purtroppo si fecero intervistare per un programma del cazzo dopo che suonarono in un locale) ma Red Ronnie preferisco cancellarlo dalla memoria grazie.Cioe'io mi domando PECCHE'vuoi far male in questo modo.PECCHE'?
RispondiEliminaQuel disco me lo ricordo bene..Ne ho ancora delle copie che girano per casa...Ho sposato il bassista degli In-Side!!!
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