REALITY - ...Loser? 7" (Milano h.c. - Havin'a Spazz 1995)
[Puj] I Reality non mi facevano impazzire, ma erano una buona band, energica e precisa. Cinque ceffi di San Donato Milanese, estrema periferia sud di Milano, vestiti alla moda del bronx; il loro era h.c. cantato e suonato 100% all'americana: piglio metallaro, stacchi mosh, voce incazzata nera. Negli anni novanta li vidi live per l'ultima volta nel marzo '97 al C.S.A. Eterotopia, assieme ai Cripple Bastards. Poi li ritrovai qualche mese fa in Conchetta, sotto le spoglie di Zheros, a fianco dei colleghi redivivi Sottopressione. Reality e Sottopressione, negli anni '90, avevano una marcia in più rispetto ad altre band, sosteanzialmente perché sapevano suonare bene e pubblicavano dischi registrati come dio, allora, comandava.
Un abisso tecnologico e culturale separa gli studi di registrazione dei primi anni '90 dagli attuali: erano pochi i fonici che sapessero registrare con cognizione di causa dischi h.c. e, soprattutto, tutti lavoravano ancora in analogico. Ciò significa che registrare musica, a quei tempi, non era così semplice, veloce e piacevole come nell’era attuale, nella quale i dischi te li puoi produrre in casa, da solo, curandone tutti i dettagli personalmente, con una spesa bassissima e una resa non certo paragonabile a certi orrori auto-prodotti negli anni ’90. E soprattutto, allora non esisteva la possibilità, come oggi, di intervenire per correggere errori ed imprecisioni di esecuzione: l'editing, come attualmente lo intendiamo, era un sogno, un miraggio! Ti conveniva suonare bene, insomma, o attaccarti al tram.
Un abisso tecnologico e culturale separa gli studi di registrazione dei primi anni '90 dagli attuali: erano pochi i fonici che sapessero registrare con cognizione di causa dischi h.c. e, soprattutto, tutti lavoravano ancora in analogico. Ciò significa che registrare musica, a quei tempi, non era così semplice, veloce e piacevole come nell’era attuale, nella quale i dischi te li puoi produrre in casa, da solo, curandone tutti i dettagli personalmente, con una spesa bassissima e una resa non certo paragonabile a certi orrori auto-prodotti negli anni ’90. E soprattutto, allora non esisteva la possibilità, come oggi, di intervenire per correggere errori ed imprecisioni di esecuzione: l'editing, come attualmente lo intendiamo, era un sogno, un miraggio! Ti conveniva suonare bene, insomma, o attaccarti al tram.
Alla luce di tutto questo, il 7" dei Reality lo ricordo come una delle migliori cose uscite in ambito h.c. in quel periodo. Fu prodotto da Havin' a Spazz, etichetta D.I.Y. di Luca Cattaruzza, attualmente proprietario della boutique punk Hangover records in porta Genova, allora autoproduttore ed eroico spacciatore di dischi crust alla fiera di Senigallia, con la sua mitica, imprescindibile bancarella, luogo di ritrovo di tanti punx dell'epoca.
REALITY - ...Loser? (7" - Havin' a Spazz 1995)
Tracklist: 1. Is this justice ? / 2. Sick of this world / 3. Lookin' in the eyes / 4. Loser / 5. Questa è la via.