Venerdì 22 giugno 07 @ ST. ETIENNE - "100%" w/ A.P.L. + ConsansguinsDopo qualche ora di morte apparente, resuscitiamo. C'è un bel sole e gli uccellini cinguettano. Clive ci invita a pranzo a casa sua. Egli vive in una villetta occupata poco fuori dal centro di Grenoble: un ambiente primitivista, senza elettricità e acqua corrente. Mentre ci cucina del riso con l'acqua piovana raccolta in una tanica, ci accomodiamo nel giardino, accanto ad alcuni rottami e ad un mucchio di terra che assomiglia stranamente ad un tumulo funerario. Suona il campanello (un grappolo di lattine vuote attaccate ad una corda) e sopraggiungono alcuni amici che tuttavia non rendono onore alla tavola rifiutando il risotto di Clive. Maleducati! Dopo pranzo si parte per
St.Etienne...
Il cielo è grigio e minaccia pioggia. Sotto questa luce St.Etienne ci appare una cittadina un po' depressa e poco interessante. Il 100% è un locale anarcopunk ricavato in un fabbrica dismessa, nella zona periferica della città; mantiene un fascino un po' da officina, da non-luogo industriale e suburbano.
Dentro l'ambiente è confortevole, anche se lo spazio è angusto, cupo e non ci sono le finestre. Ci fiondiamo come disperati sulla cena a base di insalata di pasta con cetrioli giganti e immancabile cous-cous. Nel frattempo, una ragazza allestisce una distro di materiale gratuito a disposizione dei presenti: tappi di cera per le orecchie, preservativi, lubrificante, manualetti per il sesso sicuro, un test per misurare il tasso etilico... un'idea davvero intelligente, un'ammirevole iniziativa di prevenzione per i punx.
>>> Download “Prevention set for punx”! (.pdf format) (12 mb.)
Niente soundcheck (i francesi non lo amano molto), il concerto inizia. Aprono gli A.P.L. giovane gruppo grind goliardico; il loro death metal da festa di fine anno scolastico è divertente, con brani dai titoli spassosi del tipo "Grind Day" e "Amour et Convivialité". Interessante la tecnica del chitarrista: suona partiture ultra-grind thrash-core senza plettro, con le dita nude! Uh!
>>> Download A.P.L. “boule quiès” + “amour at convivilité” .mp3 (4 mb.)
Fantastici i successivi Consanguins, folk-punk anarchico con flauto a traverso e doppio cantato maschile/femminile: sound traballante e un po' sghembo, un piacere per le mie orecchie stanche. Purtroppo non esiste traccia né in rete né su disco di questa interessante band.
Dopo vari tentativi a vuoto per problemi linguistici, sono riuscito a fare i complimenti al chitarrista verde-crestato, il quale mi ha baciato. I francesi non parlano molto bene l'inglese e noi pure, per cui comunicare non sempre è semplice. Per fortuna che c'è Sarta che ha il dono delle lingue come i profeti dell'antico testamento e improvvisa alcune frasi in spagnolo e in veneto. Il concerto dei Kalashnikov viene molto apprezzato dai presenti che ringraziano a suon di grida belluine e danze scomposte.
Quando la birra finisce la gente defluisce e anche noi ne approfittiamo per farci una sana dormita prima della temibile tappa dell'indomani....
Sabato 23 giugno 07 @ SAORGE - "Le Fortin" w/ Ewan + ? + Ouroboros + ?Saorge... eravamo tutti curiosi: un paesino francese di 400 anime arroccato a seicento metri d'altitudine sulle montagne tra Nizza e Cuneo, a pochi chilometri dall'Italia. Che cosa ci faranno i Kalashnikov in questa amena località? Il viaggio da St.Etienne a Saorge è una palla: seicento chilometri. Matteo, il nostro fidato driver, se li spara tutti in endovena con grande professionalità. L'ultimo tratto di strada, in una gola maledetta scavata da un corso d'acqua, è un po' un casino, si sale e si scende, la carreggiata è strettissima, strapiombi un po' ovunque e uno stronzo tedesco ci fa prendere uno spavento folle piombandoci di fronte in mezzo alla strada...
Al villaggio ci accoglie Virgil, nostra guida per raggiungere Le Fortin (il Fortino!), dove suoneremo. Udiamo in lontananza rumore di ferraglia: sopraggiunge in una nuvola di polvere il furgone di Clive, arrancando sfinito lungo il crinale della montagna. Noi parcheggiamo e proseguiamo a piedi, bagagli in spalla, lungo i vicoli di Saorge tra le case di pietra e i boschi; imbocchiamo un sentiero appena accennato in mezzo alla foresta e finalmente eccoci: in prossimità di un burrone, in una radura, sorge Le Fortin, una specie di baita anarcopunk di montagna! Annalisa ringrazia Virgil donandogli una colomba Maina avanzata dalle festività pasquali che ci eravamo portati dietro da Milano come approvvigionamento di emergenza. Lui sembra un po' perplesso così Sarta si prende la briga di spiegargli il senso di quell'oggetto: "It's a food for a religious festival".
Ci vengono incontro i padroni di casa: una coppia di frakkettoni montanari sulla cinquantina, molto gentili ed ospitali che ci infilano subito in mano una birra artigianale di loro produzione e ci invitano a servirci presso il bouffet organizzato all'interno. Se vogliamo riposarci possiamo andare al secondo piano dove sono messi a disposizione alcuni letti, un bagno con acqua calda, una stanza ricreativa: che carini! Ma noi non stiamo nella
pelle: questo è un posto pazzesco, sicuramente il più incredibile in cui ci siamo trovati a suonare! Sopraggiungono punx, freaks, crusties, abitanti dei boschi, pirati, spiantati ed ubriachi di varia natura... Le Fortin è una comune anarchica sulle montagne che credevo potesse esistere solo nelle leggende. Alcuni uomini selvatici preparano la legna per il falò, altri sfumazzano erba, mentre altri ancora si dilettano con tamburi, campanelli, flauti e violini seduti in circolo. Ci sono anche famiglie, mamme e papà hippie con bambini che scorrazzano a piedi nudi tra rocce e dirupi. Dentro intanto Ewan, un barbuto cantastorie dall'aspetto vichingo accompagnandosi con la chitarra e l'aiuto di percussioni minimali suonate da un'amica, intrattiene i commensali con alcune folk song dal gusto agreste. Dopo una breve pausa tocca ad un punk che ci propone, solo soletto, brani thrash-metal per chitarra elettrica e batteria elettronica. Fuori cala l'oscurità: non c'è illuminazione elettrica, solo un falò intorno al quale si riuniscono tutti i suonatori per improvvisare un mantra serale…
>>> Download punx & freaks music in Saorge .mp3 (2 mb.)
Nel fortino inizia il concerto degli
Ouroboros, singolare formazione proveniente dai dintorni di Marsiglia e dedita ad un connubio musicale che dalle nostre parti sarebbe bollato come blasfemo, tra techno e folk-punk: drum-machine, chitarra elettrica, flauto e cantante metallaro che non disdegna metriche hip-hop. La loro musica è un sorprendente minestrone di dance, folk, rap, punk e reggae, davvero fantastico e il pubblico balla imperterrito per le oltre due ore di concerto!
>>> Download OUROBOROS “intro” + “le mond est fou” .mp3 (10,3 mb.)
Verso mezzanotte, montiamo tutto e diamo inizio al nostro gig: freaks e punx si scatenano in una danza orgiastica a pochi centimetri da noi. E' bellissimo poter suonare senza le divisioni create dal palco, in mezzo ai ragazzi e alle ragazze che cantano e ballano brandendo bottiglie di vino e lattine di birra!
>>> Download KALASHNIKOV – live in Saorge part 1 [VIDEO .flv format] (24 mb.)
>>> Download KALASHNIKOV – live in Saorge part 2 [VIDEO .flv format] (27,6 mb.)
* To see video: download RivaMediaPlayer for free >>>
hereDopo il concerto ci congediamo, mentre suona l'ultimo gruppo di cui ahimé abbiamo dimenticato il nome; mi ricordo solo un buon darkpunk con venature rockabilly. Ad ogni modo abbracciamo Clive, salutiamo Virgil e gli altri amici e ci allontaniamo nell'oscurità... Il ritorno alle tre di notte lungo il sentiero buio con il solo ausilio delle luci fioche emesse dai display dei nostri cellulari è una degna chiusura di questa romantica avventura. Il giorno dopo, come gli zombi del film di Lucio Fulci, in avanzato stato di decomposizione, emergiamo dai letti già vestiti e pettinati, e prendiamo a barcollare incoscienti verso Milano.
Au revoir, mes amis!