COUNTDOWN TO ARMAGEDDON!
(Post-crust from Seattle, U.s.a.)
(Post-crust from Seattle, U.s.a.)
[Puj] Il due settembre prossimo suoneremo a Milano con gli amici dei Countdown to Armageddon, trio di Seattle, U.S.A., al loro secondo tour europeo. Non fatevi ingannare dal nome! Non si tratta del solito d-beat apocalittico: la loro musica sta in bilico tra post-punk, crust e...beh, sì, grunge!
Considerata la città di provenienza della band, ovvero l'epicentro di quel fenomeno musicale degli anni '90, potrebbero non essere un caso! Tutti i punk della nostra generazione sono cresciuti con i dischi grunge, e sotto sotto oggi li amano più di allora. Anche Zack, batterista dei C.T.A. pare aver avuto un trascorso simile: "Sono cresciuto negli anni '90 e ho ascoltato un sacco di musica grunge in quel periodo, I Nirvana sono stati il mio gruppo preferito da quando avevo circa 12 anni. Ho imparato a conoscere il punk, metal e rock n 'roll da tutte quelle band. E divertente vedere che da queste parti pare esserci un revival grunge... ma con un taglio più hipster!". E' vero, anch'io l'ho notato caro Zack: il grunge oggi è... figo!
"Ascolto ancora un sacco di dischi grunge degli anni '90 - aggiugne Rob (chitarra/voce) - anche se alcuni di essi non sono invecchiati così bene :) E 'un peccato che la scena di Seattle sia stata così sfruttata dall'industria discografica durante quel periodo, perché un sacco di quelle band in realtà hanno scritto canzoni davvero belle, con produzioni pesanti e oscure". E Dav (basso/voce)? "Dirt degli Alice in Chains è ancora uno dei miei dischi preferiti!".
Considerata la città di provenienza della band, ovvero l'epicentro di quel fenomeno musicale degli anni '90, potrebbero non essere un caso! Tutti i punk della nostra generazione sono cresciuti con i dischi grunge, e sotto sotto oggi li amano più di allora. Anche Zack, batterista dei C.T.A. pare aver avuto un trascorso simile: "Sono cresciuto negli anni '90 e ho ascoltato un sacco di musica grunge in quel periodo, I Nirvana sono stati il mio gruppo preferito da quando avevo circa 12 anni. Ho imparato a conoscere il punk, metal e rock n 'roll da tutte quelle band. E divertente vedere che da queste parti pare esserci un revival grunge... ma con un taglio più hipster!". E' vero, anch'io l'ho notato caro Zack: il grunge oggi è... figo!
"Ascolto ancora un sacco di dischi grunge degli anni '90 - aggiugne Rob (chitarra/voce) - anche se alcuni di essi non sono invecchiati così bene :) E 'un peccato che la scena di Seattle sia stata così sfruttata dall'industria discografica durante quel periodo, perché un sacco di quelle band in realtà hanno scritto canzoni davvero belle, con produzioni pesanti e oscure". E Dav (basso/voce)? "Dirt degli Alice in Chains è ancora uno dei miei dischi preferiti!".
I componenti del terzetto non hanno però vissuto in città ai tempi del grunge: si sono infatti trasferiti a Seattle da Denver, Colorado, nella prima metà degli anni zero, periodo nel quale hanno formato la band: (Zack) "Non ero a Seattle negli anni '90 così ho visto le stesse cose che hanno visto gli altri sulle riviste e in televisione. Quando mi sono trasferito qui il fenomeno si era spento del tutto".
Dav Tafoya |
La causa del brusco cambiamento di rotta tra un disco e l'altro pare sia da attribuire ad una full immersion forzata nelle canzoni dei Cure: (Rob) "Durante il tour di "Eater of worlds" abbiamo imparato un sacco di cover dei Cure per uno spettacolo di Halloween che abbiamo tenuto come ultima data. Quell'esperienza ha spostato il nostro songwriting e "Through the wires" ne è stato il risultato, nonché il primo disco che abbiamo scritto con un concept unitario".
Non fraintendete: i pezzi di Through the wires sono certamente ottime canzoni post-punk, ma come se fossero i Black Flag o i Machine Head a suonarle!
L'album ha una copertina molto suggestiva, ed anche piuttosto enigmatica, per questo abbiamo chiesto delucidazioni a Rob: "Ho scattato quella foto nei pressi del confine tra Canada e lo stato di Washington. L'idea mi è venuta scrivendo il testo della canzone che ha dato il titolo all'album. La canzone parla di ricongiungersi alla natura per sfuggire alla giungla di cemento della città; ho pensato che sarebbe stato interessante lasciare un po' libera interpretazione all'osservatore: quella persona che giace tra l'erba in copertina è viva, morta o dorme? Il protagonista della foto è in realtà il nostro amico Brandon, che suona con me in un'altra band chiamata con Sick Ward".
La copertina di "Through the wires" |
Zack Alexander |
Dopo quelle prime esperienze io e i miei amici abbiamo cercato di portare alcuni di questi elementi della scena europea nella nostra, qui negli U.S.A. (vale a dire, per esempio, cucinare per le band in tour, fare attenzione che le band abbiano luoghi dove dormire, ecc.). Il nostro tour nel 2012 è stata un'esperienza positiva: pensiamo che gli europei apprezzino quello che facciamo più di quanto accada negli Stati Uniti".
(Dav) "Sembra che gli europei siano più addentro alla nostra musica rispetto agli americani. Sono entusiasta di tornare in Europa e suonare con band che hanno idee in comune con noi, qualsiasi genere di musica suonino".
(Zack): "Ho sicuramente apprezzato l'aspetto comunitario della scena punk europea. Tutti lavorano insieme verso un obiettivo comune. Cerco di portare quest'aspetto comunitario con me ovunque vada. Stabilire un terreno comune con le persone è importante!".
Virando il discorso sull'Italia é venuto allo scoperto l'amore che i tre di Seattle nutrono per le vecchie e meno vecchie band italiane. Aaah, sempre la stessa storia: tutti cadono ai nostri piedi, siamo irresistibili!: "(Rob) Uno dei primi dischi in vinile che ho comprato è stata una copia di "Solo Odio" degli Impact. E' stato in un negozio di dischi usati in Colorado, l'ho comprato senza sapere cosa fosse perché sembrava punk. E ha totalmente cambiato la mia vita! Dopodiché sono stato ossessionato dal punk italiano: Cheta Chrome Muthafucker, Declino e Peggio Punx soprattutto. La compilation P.e.a.c.e./War e il cd antologico della Antichrist Dyonisus mi hanno acceso l'interesse per tutta quella roba".
(Zack) "Conosco vecchie band italiane come Wretched, Raw Power, Impact, Negazione, Eu Arse. In questo tour suonremo con gli Indigesti e per noi è eccitante! Attraverso Mila e Koppa (Agipunk) ho avuto modo di conoscere altre band italiane come Kontatto, Guida e i Barbarian, che mi piacciono molto". (Dav) "Wrethced e Impact!".
Bene, e ora? E ora andate ad ascoltarvi i C.T.A. sul loro Bandcamp, no? Quanto a noi, ci vediamo martedì 2 settembre a Milano, luridi punx!