PARANOIA (U.k. anarco? punk) - Shattered glass (Lp - 1984)
[Puj] Ecco a voi un maleodorante reperto del punk inglese degli anni '80, davvero raro e misconosciuto. Chissà mai che ci sia in giro qualche pervertito come me che trovi entusiasmante roba ammuffita e fuori moda come questa...
I Paranoia nacquero a Stock-on-Trent nei primi anni '80 (stessa cittadina dalla quale provenivano i Discharge) e si sciolsero nel giro di pochi anni, dopo un 7" e un lp per la Rot records (label di profilo minore del punk inglese che pubblicò i dischi di gruppi un po' scrausi come Resistence 77, Enemy e English Dogs). Nessuno ne sentì mai la mancanza, tanto che le notizie riguardanti la band sono attualmente scarsissime. Pare che i Paranoia non facessero parte del giro anarchico e che fossero piuttosto vicini alla generica scena punk dell'epoca.
Musicalmente però, rappresentano un incrocio (miracolosamente riuscito) tra Crass, Rubella Ballet e Souxsie and the Banshees. L'andamento marziale e le chitarre scarnificate sono indubbiamente quelli tipici dei dischi anarcopunk, mentre il cantato e le atmosfere si orientano verso una specie di dark-gothic dei poverissimi. Attenzione! I testi sono politicizzati! Inquinamento, nucleare, guerra, controllo sociale... In sostanza, "Vetro infranto", datato 1984, è un piccolo capolavoro di punk distopico e, ovviamente, paranoico. Avanza, solco dopo solco, sul filo del rasoio, suona freddo e scintillante, ben calibrato tra le velleità politiche e quelle estetiche. Qualcuno potrà obiettare che la cantante é stonata e gli altri sembrano aver imparato a suonare il giorno prima... beh, non lo si potrebbe certo biasimare, ma... questo é il punto: se avessero saputo suonare meglio il loro sound sarebbe stato probabilmente più stereotipato! Invece così é bello sbilenco e originale...
>>> Download PARANOIA - Shattered glass LP in .mp3 + artwork (.rar - 45 mb.)
[Puj] Ecco a voi un maleodorante reperto del punk inglese degli anni '80, davvero raro e misconosciuto. Chissà mai che ci sia in giro qualche pervertito come me che trovi entusiasmante roba ammuffita e fuori moda come questa...
I Paranoia nacquero a Stock-on-Trent nei primi anni '80 (stessa cittadina dalla quale provenivano i Discharge) e si sciolsero nel giro di pochi anni, dopo un 7" e un lp per la Rot records (label di profilo minore del punk inglese che pubblicò i dischi di gruppi un po' scrausi come Resistence 77, Enemy e English Dogs). Nessuno ne sentì mai la mancanza, tanto che le notizie riguardanti la band sono attualmente scarsissime. Pare che i Paranoia non facessero parte del giro anarchico e che fossero piuttosto vicini alla generica scena punk dell'epoca.
Musicalmente però, rappresentano un incrocio (miracolosamente riuscito) tra Crass, Rubella Ballet e Souxsie and the Banshees. L'andamento marziale e le chitarre scarnificate sono indubbiamente quelli tipici dei dischi anarcopunk, mentre il cantato e le atmosfere si orientano verso una specie di dark-gothic dei poverissimi. Attenzione! I testi sono politicizzati! Inquinamento, nucleare, guerra, controllo sociale... In sostanza, "Vetro infranto", datato 1984, è un piccolo capolavoro di punk distopico e, ovviamente, paranoico. Avanza, solco dopo solco, sul filo del rasoio, suona freddo e scintillante, ben calibrato tra le velleità politiche e quelle estetiche. Qualcuno potrà obiettare che la cantante é stonata e gli altri sembrano aver imparato a suonare il giorno prima... beh, non lo si potrebbe certo biasimare, ma... questo é il punto: se avessero saputo suonare meglio il loro sound sarebbe stato probabilmente più stereotipato! Invece così é bello sbilenco e originale...
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