21/07/11

[We talk about... us]
New Kalashni-interviews!
[Puj] Ehilà! Qua sopra c'è un link rosso che si chiama "fanzine and articles" che contiene alcune tra i più significativi articoli nonché interviste che ci riguardano. Ho appena fatto un paio di aggiunte: la prima é un'intervista pubblicata sul numero 3 della bellissima fanzine Tigersuit che, pur restando bellissima, è purtroppo in bulgaro, quindi scarsamente accessibile; più o meno le stesse cose però le raccontiamo in italiano sul primo numero di Veleno per voi, ottima 'zine alla milanese a cura del grande Max e della grande Brenda (procuratevene una copia cartacea integrale scrivendo a: madmax@distruzione.org). Trovate anche quest'intervista nella pagina di cui sopra. Yo! (foto: K.coll. live @ Black Aut, Milano 16/7/2011).

[Puj] Hey! Up here there's a red link called "zines and articles": this link contains some articles and interviews about the Kalashnikov Collective.
I just made a
couple of additions: an interview published on beautiful fanzine Tigersuit n. 3 (in Bulgarian language!), and an interview from the first number of "Veleno per voi", great 'zine from Milan by Max and Brenda (get one complete paper copy writing to: madmax @distruzione.org). Bye!

11/07/11

[cd-r from the world - 7]
HOUMA (doom-sludge duo - Milano, Italy) - s/t (cd-r 2011)
[Puj] Altra carrellata di cd-r, il formato più sgrauso dei tempi moderni, ma anche il più simpatico nella sua totale assenza di pretese. Partiamo da vicino, con un dischetto che mi è piaciuto un botto ed è pure stato masterizzato di fresco. Parliamo degli Houma! Newcomers del milanese, duo doom sludge formato da veterani del giro DIY, ovvero Pamela delle Agatha alla chitarra/voce e super Marra (Death Before Work ed ex-tante cose) alla batteria.
Essendo gli Houma una tribù di nativi americani, i tre pezzi del disco suonano giustamente sciamanici ed ancestrali; ma essendo Houma anche una cittadina della Luisiana, profumano pure di palude e di provincia dura.
La registrazione di mastro Conso contribuisce a creare quell'atmosfera da selvaggio west che si addice al genere, con il suono di batteria lontano e ovattato, le voci che lacerano lo sfondo e disperatamente cercano di farsi sentire oltre la coltre delle chitarre.

Oh, attenzione, zozzoni che non siete altro: portate il massimo rispetto a Pamela e Marra, perché ogni pezzo del disco racchiude rimandi letterari notevoli. Il primo pezzo "Gold" si ispira ad una
poesia di Robert Frost intitolata "Nothing gold can stay" che ora vado a tradurvi: "In Natura il primo verde è dorato, e subito svanisce. Il primo germoglio è un fiore che dura solo un'ora. Poi a foglia segue foglia. Come l'Eden affondò nel dolore, così oggi affonda l'Aurora. Niente che sia d'oro resta". Eccellente. "Poison Tree" fa riferimento invece all'omonima poesia di William Blake, ma questa è ancora più famosa quindi non ve la traduco. Il terzo ed ultimo pezzo "Confedracy of dunces" me l'ha spiegato Marra mentre sorseggiavo una birra piena di zanzare, l'altro giorno in Villa: non so se si riferisca esplicitamente all'omonimo romanzo di John K. Toole, ma il tema é il medesimo e ruota intorno alla figura del dunce, ovvero di colui che non impara dall'esperienza. Ovvero: ciascuno di noi. Detto questo... buon ascolto!

>>> Download HOUMA cd-r in .mp3 (.rar - 37 mb.)

[cd-r from the world - 8]
SCHIZOPHASIA (harsh-grind - Ottawa, Canada) - Raise the dead (cd-r 2010)
[Puj] Questo è un incubo, lo posto nel tentativo di esorcizzarlo. Ad Ottawa, Canada, suonammo a casa di alcuni punx nichilisti strafatti di erba all'ammoniaca. Aprì la serata un punk con un pezzo di una canzone dei Discharge tatuato in fronte. Siccome gli altri componenti della sua band quella sera avevano di meglio da fare, lui si presentò da solo con una tastiera attaccata ad un distorsore e ci intrattenne con una ventina di minuti di feedback sfonda-timpani e grida disperate. Ho ancora le orecchie che mi fischiano da allora.
Interrotte le ostilità, ci regalò il 7" del suo gruppo vero, cioé gli Schizophasia (che suonano la stessa cosa che ci aveva appena fatto sentire, ma con la batteria).Un anno dopo incontro il mio amico Marky degli Ebola, per uno scambio. Tra una roba e l'altra, che cosa mi dà? Una monumentale antologia in cd-r degli Schizophasia, composta da 55 pezzi per una durata complessiva di più di un'ora! No, è una maledizione: ho la discografia completa degli Schizophasia! A questo punto non posso che condividere con tutti voi la mia gioia, e questo sinistro oggetto, che impietosamente raccoglie ben quattro demo degli Schizophasia, nell'ordine: "Bermuda triangle", "Dyplasia", "Sadists of the earth inferno" e "Cannibalistic humanoid underground dweller", registrati tra il 2008 e il 2009, i cui titoli sono tutti un programma. Per gli amanti del noise-grind a spruzzo o per quelli che hanno una strofa dei Discharge tatuata sulla faccia...

>>> Download SCHIZOPHASIA "Raise the dead" anthology in .mp3 + art scan (.rar - 109 mb.)

[cd-r from the world - 9]
ENZYMO (dark-prog - Patra, Greece) - s/t (cd-r 2006)
[Puj] Cambiamo decisamente registro... Da anni, perdo e ritrovo ripetutamene questo cd-r, quindi approfitto del fatto di averlo ritrovato per l'ennesima volta per postarlo sul blog e consacrarlo all'immortalità telematica.
So pochissimo di questa band chiamata Enzymo, anzi, sono più preciso: non ne so niente. Il loro cd-r deve esserci rimasto in tasca durante uno dei nostri tour ellenici. Purtroppo il booklet è scritto totalmente in greco, l'unica cosa che capisco è che vengono da Patrasso e che il cd in questione è stato registrato tra il 2005 e il 2006. Il loro sito non fornisce ulteriori informazioni, permane quindi il mistero.

Di certo, non mi aspettavo che gli Enzymo suonassero un raffinatissimo rock progressivo vecchio stile con inflessioni zeuhl à la Univers Zero e Magma. Musica sinistra da cielo plumbeo carico di cattivi presagi, tanto per i fan degli Jacula e di altre amenità dark-prog che per quelli dei Contropotere. I titoli delle canzoni? Alcuni tra i più rassicuranti sono "La tua morte" e "Attacco cardiaco". Attenzione, non ho dubbi: si tratta di un capolavoro!

>>> Download ENZYMO cd-r in .mp3 + art scan (.rar - 115 mb.)

08/07/11

[Free music for punx]
KRISI ISTERIKA (Anarcopunk, Milano R.I.P.) - Rehearsal demo (2004)
[Puj] Grazie a super-Chupito (che si aggiudica quindi la seconda apparizione fotografica su queste pagine esclusive...) e agli scavi archeologici effettuati nel suo hardisk, recuperiamo un altro, sozzo frammento della Milano anarcopunk di metà anni zero. Dopo Disprogress, Psicoreato, Attacco alle Menti e Rabbiassassina, sono (quasi) fiero di presentarvi – rullo di tamburi sfondati – i Krisi Isterika! Band di passaggio che ha esordito live nel 2006 al Drazdamir di Ferrara (R.I.P.) e si è sciolta poco dopo.
Dei fugaci Krisi Isterika, formati da marmaglia proveniente da Dead Cities, China Lovers, Disprogress ed altri gruppi crust/punk dell'epoca, rimangono tre pezzi registrati in sala prove nel 2004, che trovate qua sotto: G8, Sociedad muriente e Islas malvinas. Grind-crust a slavina, crudele e di poche parole. La registrazione è quella che è, ma rende l'idea. Ah, i testi dei pezzi sono in spagnolo, la lingua madre sia di Chupi (ecuadoregno) che di Pato (argentino), che della band erano i cantanti... altro da dire? No. Vai!

>>> Download KRISI ISTERIKA rehearsal demo in .mp3 (.rar - 5 mb.)

07/07/11

[We talk about... us!]
LIKE A BULLET FROM MILAN!
[Puj] Dopo tanti resoconti autografi dei nostri concerti, eccone finalmente uno scritto da mani estranee al gruppo. Girando in rete abbiamo incrociato il blog di un simpatico inglese di Bristol che, casualmente, si trovava a Mosca il due maggio di due anni fa, al nostro sgangheratissimo concerto. Ne ha redatto un resoconto decisamente lusinghiero! L’originale lo potete trovare qui, di seguito la nostra traduzione…

Come un proiettile da Milano!
"Una volta ogni tanto ti imbatti in un concerto che ti lascia la fatica di ricordare l'ultima volta che sei stato ad un altro nemmeno lontanamente così divertente! In una di quelle notti, un paio di mesi di Maggio fa, ho assistito ad un concerto in una piccola stanza nel retro di un locale a Mosca. Ho visto un deliziosamente positivo e follemente ballabile gruppo di ‘scugnizzi’ di strada italiani chiamato Kalashnikov.
Il loro nome era abbastanza adatto per Mosca - tanto più che i preparativi per una grande parata militare erano in corso in tutta la città - e sono sicuro che l'idea di questo concerto è iniziata come una specie di pazzo sogno irrealizzabile per la band. Un paio di volantini sparsi per la città ci hanno suggerito di indagare sul web, e abbiamo pensato che, in un modo o nell’altro, avremmo avuto una notte almeno decente. Ma era una di quelle rare notti in cui tutti gli ingredienti si incastrano per farne una diavolo di notte!
Il locale era un piccolo club chiamato Vse Svoi, nel retro del giardino zoologico della città. Appena svoltato per la via secondaria che ospitava il posto, ci hanno accolto i guaiti dei giovani punk eccitati miscelati con gli scricchiolii, l’abbaiare e le ringhia degli ospiti dello zoo, a fare da passerella esotica per l’intrattenimento serale. Non ci aspettavamo che il locale potesse essere così piccolo. Non molto più grande della stanza di mia nonna, e arredato con lo stesso gusto, lo Vse Svoi era invaso da 19enni stipati con gli occhi spalancati, intenti a fare headbanging davanti ad una seriosa scremo-band locale. Come sempre la mia metà aveva comprato un liquore aromatizzato, e un branco di ragazzini sono accorsi intorno a lei chiedendo se potevano averne un sorso. Questo non sarebbe stato un concerto normale, lo potevamo sentire. E quando gli headliner da Milano alla fine sono saliti sul palco, abbiamo avuto la prova che la nostra percezione era corretta! In armonia con il loro nome, i Kalashnikov hanno attaccano una turbo-danza in stile russo facendo impazzire la folla. La cantante Milena aveva ogniuno di loro (e di noi) nel palmo della sua mano fin dall'inizio. Pur essendo i più vecchi nella stanza di almeno 20 anni rispetto agli altri, siamo stati costretti a ballare il loro incalzante punk romantico, il loro ska ad alta velocità – sia perché eravamo stipati come sardine e non avremmo avuto scelta, ma anche perché i nostri piedi lo imponevano.
Ma la follia vera doveva ancora cominciare. C’era un giovane compagno giù dal palco completamente perso per il fascino di Milena, che la difendeva da tutti gli altri pretendenti, e mi è sembrato anche che le chiedesse di sposarlo tra una canzone e l'altra. Puj, il chitarrista, galleggiava sopra le teste dell’ormai rovente folla, i suoi piedi camminavano lungo il soffitto, mentre le tastiere del Don si impennavano continuamente sul piedistallo. Ormai la folla e la band erano diventate un’unica entità pulsante: l'unico modo di porre fine a tutto sarebbe stato lo sfinimento dei presenti, un'irruzione della polizia o, che ne so, un'esplosione. Quest'ultima sopraggiunse, quando l’ampli per basso, alla fine, ha ceduto sotto i colpi del bassista Nino, costantemente impegnato nel lancio di acqua sulla folla. E stata la fine del concerto, ma la gente ha continuato pogare e urlare per altri venti minuti buoni.
Raramente si vede uno spettacolo in cui ogni persona nella stanza si sta lasciando andare in una danza del tutto folle. Non c’era nemmeno una piccola enclave di ragazzi fighetti in fondo alla stanza ad annuire con le braccia conserte - che è forse ciò che ti aspetti in una città come Mosca. Prima di andarcene abbiamo condiviso il nostro amore per quella nottata con Puj, che sembrava avesse appena avuto la notte più divertente della sua vita. Non è stato poi così diverso per noi!
C’é sempre l’ansia quando poi cerchi le tracce di una band nel mondo reale… si ha paura che l'energia della notte abbia confuso il tuo giudizio sulla qualità reale della musica! Ma una tale paura con i Kalashnikov è infondata. Quando ho finalmente trovato il loro sito, ho capito che ognuno dei loro brani pulsa con la stessa potenza graffiante e la bellezza a tutto tondo che abbiamo visto in quel piccolo dietro le quinte di Mosca. Scoprilo da te, perché dal loro sito puoi scaricare gratuitamente tutti i pezzi dal primo all’ultimo brano. Grandi!" (da hacksawsworldofmusic.blogspot.com - nella foto: Milena rapita da alcuni adolescenti russi allo Vse Svoi di Mosca).