27/12/08 @ Villa Vegan Occupata, Milano. Kalashnikov + Anxtv + Vivere Merda + Ansia
[Ale] Un gelo artico cala su Milano. La Villa Vegan Occupata sorge nell'estrema periferia nord, in una terra di nessuno tra un ciclopico centro commerciale, un quartiere dormitorio e un distributore di benzina abbandonato. Addentrandosi nella selva oscura che la circonda, sembra di cambiare dimensione e in fondo al viale di fango ghiacciato c'è la casa delle favole anarco-punk, che è lo squat che amiamo di più. E' un luogo ben al riparo da sguardi indiscreti, invisibile dalla strada: solo superando un cancello arrugginito ed inoltrandosi tra gli alberi la si intravede. Ciò la rende un posto segreto (cantava Derby Crash, what we do is secret, secret...), unico, come estraneo al mondo grigio e alienante che le sta attorno.
Solitamente, il periodo natalizio rappresenta per me (e per molti altri credo) un orrendo carosello di parenti (ai quali sono affezionato quanto a quella dignitosa materia che si crea tra le dita dei piedi), di pranzi "luculliani" (a base di animali dei quali non conoscevo nemmeno l’esistenza) e regali sgraditi: insomma, una tristezza assoluta ed infinita... Ma quest’anno c’era qualcosa a confortare le mie giornate: il grande meeting anarco-punk del 27 dicembre alla Villa!
La sala concerti si trova in un’area seminterrata, piccola e sudata come piace a noi; a fianco un baretto natalizio che serve cocktail potenti come bombe a mano (ma economici come caramelle!). Per la serata, ogni drink ha il nome di uno dei gruppi che suoneranno: il cocktail Ansia, il cocktail Kalashnikov, il cocktail VivereMerda e il cocktail Anxtv. Tutti ottimi!
Puj e tutto il collettivo hanno seguito con entusiasmo l'organizzazione di questo concerto che per noi ha un valore, per tanti motivi, simbolico: corona idealmente un periodo intenso, nel quale abbiamo vissuto con pienezza la nostra vita di anti-gruppo. Uno dei motivi di cui sopra è che oggi finalmente vede la luce il nostro nuovo disco, un e.p. 7", che oltre ad essere un disco è un libro: una fanta-storia natalizia per tutti i punk romantici, scritta da noi!
Presi dalla foga organizzativa, alle sette di sera abbiamo già montato tutto, fatto il soundcheck e quindi ci possiamo rilassare, gustando un ottimo spuntino vegan preparato da Tiziana, Annalisa e Memy. L'atmosfera è resa lieta dalle cazzate di Ago e Arca, nostri immortali amici e metà dei glam-rockers varesini Miseria. Un altro dei motivi che rende speciale la serata è la presenza di alcuni gruppi di amici, tra cui sicuramente gli Anxtv: un paio d'anni fa, suonammo spesso con loro e lasciarono in tutti noi un bel ricordo. Condividemmo un tour con i Lost Cherries, vecchi punx inglesi dai quali rischiai di essere picchiato (ma questa è un’altra storia).
Accogliamo Marco (basso), Veruschka (batteria), Daniela (voce) e Andrea, chitarrista e compagno di bevute di Puj in terra finlandese (Andrea vive attualmente a Tampere, Finlandia, con la sua compagna, stasera presente, Katri, cantante dei Rakkaus). Poi arrivano gli Ansia: Fabio, Andy, Buzz e Rob, giovani punx milanesi a cui vogliamo bene, che purtroppo sono al loro probabile ultimo concerto, perché il bassista si trasferirà presto in Australia (un po' fuori mano...). E i VivereMerda, i veterani punx del Friuli? Giunge la notizia che non suoneranno perché.... non si trova la cantante! E' scomparsa. Fortunatamente pare che il resto del gruppo sia partito ugualmente alla volta di Milano.
Puj e tutto il collettivo hanno seguito con entusiasmo l'organizzazione di questo concerto che per noi ha un valore, per tanti motivi, simbolico: corona idealmente un periodo intenso, nel quale abbiamo vissuto con pienezza la nostra vita di anti-gruppo. Uno dei motivi di cui sopra è che oggi finalmente vede la luce il nostro nuovo disco, un e.p. 7", che oltre ad essere un disco è un libro: una fanta-storia natalizia per tutti i punk romantici, scritta da noi!
Presi dalla foga organizzativa, alle sette di sera abbiamo già montato tutto, fatto il soundcheck e quindi ci possiamo rilassare, gustando un ottimo spuntino vegan preparato da Tiziana, Annalisa e Memy. L'atmosfera è resa lieta dalle cazzate di Ago e Arca, nostri immortali amici e metà dei glam-rockers varesini Miseria. Un altro dei motivi che rende speciale la serata è la presenza di alcuni gruppi di amici, tra cui sicuramente gli Anxtv: un paio d'anni fa, suonammo spesso con loro e lasciarono in tutti noi un bel ricordo. Condividemmo un tour con i Lost Cherries, vecchi punx inglesi dai quali rischiai di essere picchiato (ma questa è un’altra storia).
Accogliamo Marco (basso), Veruschka (batteria), Daniela (voce) e Andrea, chitarrista e compagno di bevute di Puj in terra finlandese (Andrea vive attualmente a Tampere, Finlandia, con la sua compagna, stasera presente, Katri, cantante dei Rakkaus). Poi arrivano gli Ansia: Fabio, Andy, Buzz e Rob, giovani punx milanesi a cui vogliamo bene, che purtroppo sono al loro probabile ultimo concerto, perché il bassista si trasferirà presto in Australia (un po' fuori mano...). E i VivereMerda, i veterani punx del Friuli? Giunge la notizia che non suoneranno perché.... non si trova la cantante! E' scomparsa. Fortunatamente pare che il resto del gruppo sia partito ugualmente alla volta di Milano.
E' pronto da mangiare! La cena è ottima e innaffiata di vino natalizio. E' l'occasione per ringraziare Marta, Alex, Benna, Alessia, Minni e tutte le ragazze e i ragazzi che vivono alla Villa per la bella ospitalità. Col passare dei minuti, aumentano a dismisura le facce amiche e diminuisce esponenzialmente lo spazio a disposizione: alla fine la Villa straborda, non ci si muove più, e il problema è che fuori fa un freddo siberiano! Compaiono all'orizzonte alcune facce da galera come Yunior e RikiPanc, il famigerato the King of Cocktails...
Ad aprire la serata, ecco gli Ansia ed è subito caos: lo scantinato dei concerti è pieno all'inverosimile e naturalmente la rovina è completa!
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Un'ora dopo, se possibile, la sala è ancora più gremita perché suonano gli Anxtv, ottimi testi e buona musica per il gruppo di punta dell’anarco-punk italiano. Unica pecca della serata, l’acustica! Benna ha fatto il massimo, come sempre, per far rombare l'impianto della Villa, ma c'é talmente tanta gente che alcuni ragazzi sono praticamente attaccati alle casse, otturando il suono! La voce esce così bassa che sembra che qualcuno urli da un altro pianeta. Il pubblico tuttavia sembra non accorgersene e accompagna tutte le canzoni con una partecipazione che di rado mi era capitato di vedere!
Nel frattempo sono arrivati i Vivere Merda senza la cantante Nichole. C'è anche manager Sebi e un inglese che scopro essere un componente dei mitologici Disorder! Infatti, i Vivere Merda andranno in tour con loro nel Regno Unito il prossimo gennaio. Wow! Comunque sia, Gigi, il batterista, ci racconta delle sue peripezie odierne alla ricerca di Nichole, tra bar e negozi dove ha chiesto se qualcuno l'avesse vista e cose del genere. Risultato? Non si è trovata! Boh! Siamo comunue felici che loro siano venuti a Milano ugualmente.
Verso le due del mattino, suoniamo noi: rischio di perdere un paio di denti per via dei colpi del microfono in bocca e devo stare attento ai punx che ci franano addosso mentre pogano. Rovina! La cosa che però mi ha colpito di più è stato l'aver suonato tutto il tempo con il cadavere di Sebi ai miei piedi. Dal momento che tale scelta credo non sia stata determinata da un moto di adorazione nei nostri confronti, presumo che Sebi fosse semplicemente troppo ubriacato per sopravvivere nel disastro umano che si consumava di fronte, ed abbia preferito farsi una sana dormita ai bordi del palco! ah, ah, ah! Mentre suoniamo sbuca dal pubblico Claudio, nostro fidato driver e compagno di mille avventure, nonché esulo berlinese. Che sorpresa! Atterrato in giornata a Milano è riuscito ad esserci. Lo intontiamo con una gollata di Fisu (drink finlandese a base di vodka e caramelle Fisherman tritate), in segno di monito, perché non dimentichi l'antica tradizione del beverone-per-il-driver che lo accompagnò in giro per l'europa.
Verso le due del mattino, suoniamo noi: rischio di perdere un paio di denti per via dei colpi del microfono in bocca e devo stare attento ai punx che ci franano addosso mentre pogano. Rovina! La cosa che però mi ha colpito di più è stato l'aver suonato tutto il tempo con il cadavere di Sebi ai miei piedi. Dal momento che tale scelta credo non sia stata determinata da un moto di adorazione nei nostri confronti, presumo che Sebi fosse semplicemente troppo ubriacato per sopravvivere nel disastro umano che si consumava di fronte, ed abbia preferito farsi una sana dormita ai bordi del palco! ah, ah, ah! Mentre suoniamo sbuca dal pubblico Claudio, nostro fidato driver e compagno di mille avventure, nonché esulo berlinese. Che sorpresa! Atterrato in giornata a Milano è riuscito ad esserci. Lo intontiamo con una gollata di Fisu (drink finlandese a base di vodka e caramelle Fisherman tritate), in segno di monito, perché non dimentichi l'antica tradizione del beverone-per-il-driver che lo accompagnò in giro per l'europa.
Chiusosi il nostro live, ci accingiamo a smontare tutto, ma a sorpresa imbracciano gli strumenti i Vivere Merda: sprovvisti di voce, improvviseranno un concerto strumentale veramente indimenticabile. Tutti i punx cantano i pezzi e la rovina è definitiva. Già avevamo avuto un’ottima impressione di questi punx quando li abbiamo conosciuti a Udine, ma dopo questa serata li amiamo alla follia.
Il lasso di tempo che separa il buio dalla luce è trascorso rapido e nebuloso... Mi allontano dalla Villa quando ormai albeggia; fonti certe mi hanno rifeito di balli vorticosi protrattisi per ore. L'aria che si è respirata in quella notte cristallina è stata pura, rarefatta come in un sogno. Siamo statì ancora una volta contenti e soddisfatti di far parte di qualcosa che è ben più grande di noi, e che pur sforzandomi, non saprei definire, ma che di certo ha a che fare solo marginalmente con la musica. Un intreccio di sguardi e sentimenti che disegnano spazi nei quali il fatto di condividere parole, messaggi e ideali (e pure cibo e alcool!) non è un obbligo o un'ovvietà, ma una scelta naturale, libera e gioiosa. Mille di Queste Ville!