15/02/13


[Riproponiamo in questo post alcuni dischi diy ritrovati in giro per il mondo che da tempo non erano più disponibili sul blog. Il post era datato 2 marzo 2011: buon ascolto!...]
 
[Cd-r from the world – 4]
ZE REVENGERS (post-punk, France) - Al te ici semmos suon (cd-r 2010)
[Puj] Altra carrellata di amenità in cd-r accumulate durante le nostre peregrinazioni… Partiamo con questa lussuosissima autoproduzione delle francesi Ze Revengers, il trio post-punk francese tutto al femminile che i lettori di questo blog dovrebbero conoscere da tempo. Negli ultimi tre anni ci è capitato spesso di incrociarle, come per esempio lo scorso settembre, a Parigi, occasione nella quale abbiamo potuto impossessarci del loro ultimo capolavoro. Un cd-r certo [ne è uscita anche una versione in vinile 10''...ancor più lussuosa!], ma confezionato in un incredibile digipak serigrafato a mano, con un libretto (anch’esso realizzato interamente a mano) di una trentina di pagine! Questo è spirito d.i.y.! Il disco, registrato tra la Francia e i Paesi Baschi, è un’esplosione di creatività libera dagli schemi e dai vincoli di genere. Post-punk per violino, basso e batteria che mescola d-beat, folk apocalittico, jazz, math-rock, cantautorato... tutto con una spontaneità e una personalità senza pari! Come sempre, i testi delle Ze sono molto concreti e parlano di temi legati al d.i.y., all'autogestione, all'ecologia, al femminismo e alla vita di tutti i giorni: "Maison de retraite autogéré" (Casa di riposo autogestita) é un monito contro la rassegnazione e la solitudine della vita borghese, mentre "Poubelle la vie" (Getta via la vita) attacca la società dei consumi ("il mondo é una gigantesca discarica, gli umani lavorano come bestie e tutto quello che producono lo buttano via. Acquistare, acquistare, acquistare ...e poi buttare! Io non voglio essere uno di questi oggetti utilizzati e poi buttati secondo le regole di un sistema che non ho scelto"). "Revanche" (Rivincita) nasce da una riflessione sul significato del loro nome ("La mia rivincita non si nutre che della rabbia di vivere! La mia collera é distruttrice, la mia rabbia é liberatrice" e "la rassegnazione é un suicidio quotidiano"), mentre "Fais-le toi meme" (Fallo tu stesso) é un bellissimo inno all'autogestione ("Tutta la nostra vita é un gioco di equilibrio tra il nostro bisogno di emancipazione e l'oppressione costante, sperare di rosicchiare gli istanti di libertà al margine del Sistema... Noi non saremo mai liberi/e finché quello esiste e saremo condannati/e a combatterlo. Che possiamo vincere o meno non ci interessa, a noi serve solo sperare che la nostra lotta apra spazi di libertà").
Il titolo del disco sembra essere in una lingua misteriosa, ma in realtà é "Nous sommes ici et là" ("noi siamo qua e là" in francese) al contrario.
La copertina ritrae le maschere da Zorro che le tre indossano abitualmente in concerto...

>>> Download ZE REVENGERS - "Nous somme ici et là" (2010) in .mp3 + art scan (.rar - 60 mb.)


[Cd-r from the world – 5]ATOM AGE (powerviolence, NY, U.s.a.) - What happend ?! (cd-r 2008)[Puj] New York, inizio gennaio. Pomeriggio torvo e freddissimo. Ci troviamo nel vivace e trasandato Lower East Side, il distretto più punk di Manhattan. E’ bello sudicio, pieno di negozi strani e animato da un rutilante caleidoscopio di culture.
Su Revington Street sorge l’ABC No Rio, storico pseudo-squat newyorkese, in piedi dal 1980. Sono le due e mezza del pomeriggio e sta per iniziare il concerto. Non c’è da stupirsi, è un classico punk matinée caro agli americani. All’ABC No Rio, dove i concerti punk/hc vengono organizzati soltanto di pomeriggio, non c’è bar, non si possono acquistare alcolici e nemmeno consumarli. C’è solo una stanza nera nella quale suonano i gruppi. E un angolo per le distro, naturalmente. Ad una di queste ho acquistato il cd-r degli “Era Atomica” (giovane band di New York, in cartellone quel giorno). L’ho pagato 3 dollari, la bellezza di circa un dollaro e cinquanta al minuto. Sì, perché l’e.p. in questione dura complessivamente un minuto e cinquantotto secondi! Ah,ah,ah,ah! Si impiega di più ad accendere lo stereo, infilare il cd e schiacciare play che ad ascoltarlo! Tre schiaffoni crust/grind confezionati in un atwork serigrafato di fretta e tutto sbavato, come da copione powerviolence…

>>> Download ATOM AGE "What happend ?!" cd-r in .mp3 + art scan (.rar - 4 mb.)



[Cd-r from the world – 6]
ANEMIC CINEMA (punk rock, Milano, Italy) – Unofficial Bootleg 2010 (cd-r 2010)
[Puj] Dopo Parigi e New York, facciamo tappa a… Bollate! Nel “ridente” sobborgo della periferia nord milanese abita il nostro caro amico Jerry, bassista degli Anemic Cinema. Pochi giorni fa mi ha consegnato questo simpatico cd-r registrato live in sala prove ed intitolato “bootleg non ufficiale” (un bootleg è già per sua natura un album “non ufficiale”, ma qui ci troviamo nella più totale clandestinità discografica!). Gli Anemic Cinema (che prendono il nome dal titolo di un film surrealista di Marcel Duchamp) suonano punk come lo si faceva intorno al 1977, e la cosa che li rende decisamente interessanti è il fatto che non si sono formati molto tempo dopo quella fatidica data. In effetti, vanno annoverati tra i gruppi punk più longevi di Milano: hanno iniziato nel 1984 e sono in attività ancora oggi. Beh, sì, un’attività che non si può definire esattamente "frenetica", ma un concertino all’anno lo fanno!
Nel cd troverete qualche composizione autografa, ma anche molte cover di bands paleolitiche tipo Dead Kennedys, Sex Pistols e Dead Boys, anche se, per scherzare sulla veneranda età di nonno Jerry, gli domando sempre se Holiday in Cambodia è una canzone degli Anemic Cinema coverizzata dai Dead Kennedys o viceversa. Cd-r frugale e fuori moda, per questo eroico.

>>> Download ANEMIC CINEMA "Unofficial Bootleg 2010" cd-r in .mp3 + art scan (.rar - 83 mb.)

12/02/13

[Free music for punx]
IMPACT - Realtà mutabili
[Sarta] Durante il nostro concerto a Ravenna dello scorso 13 Aprile, scartabellando nel meraviglioso e fornitissimo banchetto di Ezio dei Le Tormenta (Equal Rights Forlì), ho rinvenuto questo libretto sugli Impact uscito circa un anno fa. "Realtà mutabili" ricostruisce la storia degli Impact, una storia fatta di provincia piena di noia e paranoia, tour organizzati per sentito dire senza strumenti nè ampli e tanto sudore rovina hc. Lo storico gruppo, che ci regalò assieme agli Eu's Arse una delle più belle copertine dei furiosi anni '80 che tutti conoscete, si racconta attraverso alcune chiacchierate che ripercorrono la storia del gruppo, protagonisti Janz, Gigo, Diego e Bistek (gli storici membri degli Impact), Aiace (voce fino al 1982), Vito (batterista tra il 1989 e il 1993), Pedro (bassista tra il 1989 e il 1993), Funzo (amico storico del gruppo) e Zambo (amico anche lui del gruppo nonchè batterista dei Wretched). Cosa porta anche noi a parlare dell'ennesimo libro sulla mitologica scena degli anni '80 italiana che tanto piace un po' ovunque nel mondo? La verità è nella frase di Gigo che trovate all'inizio del libro "Nell'ambiente punk non era vero che esisteva l'uguaglianza: c'erano i punk fighi e c'erano i punk sfigati. Noi eravamo nella categoria degli sfigati". Ecco, la consapevolezza della propria emarginazione, dell'essere esclusi da tutto, anche della scena punk che aveva come baricentro le città di Bologna, Milano e Torino si traduce nella volontà di costruirsi un'identità tutta daccapo, senza facili convenzioni: i gruppi degli anni '80 che i punx di oggi idolatrano come se appartenessero ad una mitologica età dell'oro della rovina h.c. hanno avuto il merito di costruirsi un'identità che oggi molti riciclano senza capire che, seguendo qualcuno, non gli si va mai davanti. "Ogni nuova generazione avrebbe il dovere di rimboccarsi le maniche e cercare di ripulire un po' il cesso. La novità era che noi trovavamo più giusto lasciare il cesso così come l'avevamo trovato. [...] La nostra fu una guerra segreta, privata, che come tutte le guerre ebbe le proprie tragedie, ma che a differenza di tutte le altre fece morti da una parte sola (la nostra, ovviamente)".

"Solo odio" (1985, Chaos prod.) "Ogni volta che sbatto contro la miseria intellettuale che dilaga ovunque e grazie alla quale il Potere di oggi può compiere indisturbato ogni sorta di abominio, riconosco la sconcertante lucidità con cui i punk adolescenti del 1980 avevano visto la merda che li aspettava al varco. Oggi si potrebbe dire che eravamo quasi ottimisti".
Da queste parole, si può c
apire il perchè di un titolo come "Solo odio". Ascoltato oggi, questo disco risulta suonato piuttosto bene per gli standard dell'epoca, con un suono bello secco, riffing rapido e cantato grezzo! Benvenuti nella provincia punk degli anni ottanta...

>>> Download "Solo Odio" (.rar - 39 mb)