19/08/09

[Cold-war era files - part 4]
THE A-DAY! (fumetto - U.s.a. 1950)
[Puj] Ancora Guerra Fredda in questa torrida estate! Scartabellando tra gli incredibili reperti a fumetti degli anni '50, ho trovato il primo numero della rivista Amazing Adventures risalente al 1950. L'albo raccoglie buffe storie a sfondo fantascientifico (davvero folli, ma non memorabili). Un genere che spopolava in quegli anni. Sfogliandolo, però, mi sono imbattuto in un incredibile, rarissimo racconto di fantascienza pacifista a sfondo apocalittico! Wow! Sentite qui: Bob, un funzionario delle Nazioni Unite e la sua amica archeologa, Lizbeth, sono i prescelti per salvare il mondo dalla guerra nucleare. Prescelti dai mitici abitanti di Atlantide, un tempo prosperosa civilità che abitava la terra ferma, oggi popolo subacqueo che vive nei recessi degli abissi.
Atlantide fu costretta a sprofondare nell'oceano per le conseguenze di una guerra nucleare con la rivale civiltà di Mu. Atlantide e Mu furono spazzate vie dalle bombe atomiche; solo un gruppo di superstiti atlantidei poté ricostruire la civiltà negli abissi, al sicuro dalle scorie nucleari. Grazie all'energia atomica, da quel momento utilizzata a scopi civili, prosperarono: la utilizzarono per ripulire l'aria dai germi (?) così da debellare ogni tipo di malattia (?), per coltivare frutta e verdura meravigliosa e nutriente (?) senza insetticidi e concimi... fino a permettersi di lavorare soltanto cinque ore alla settimana, dato che
con l'energia atomica tutto funzionava alla grandissima!
Dopo secoli di isolamento, gli Atlantidei, captano radioattività proveniente dalla superficie: sono gli americani che hanno sganciato la bomba su Hiroshima! Scoprono quindi che esiste una nuova civiltà sulla terraferma e che è in possesso della tecnologia nucleare che tanti danni provocò al loro popolo.
Così, Kan Dal, inviato speciale di Atlantide, regala ai terrestri i segreti dell'utilizzo dell'energia nucleare a scopo benevolo così che, se la Terra vivrà florida e felice come Atlantide, non ci sarà più bisogno di scatenare guerre e tutti avranno ciò che vorranno. Sul più bello, però, i Russi sganciano, infrangendo i sogni di pace dei due americani e del generoso atlantideo con i baffetti da sparviero. Tutto si chiude con Bob che, dal citofono di Atlantide, chiama Stalin chiedendo di piantarla di bombardare la terra con le sue cazzo di bombe atomiche. Come andrà a finire?
Beh, la storia è davvero cheap, di serie Z, ma originale e soprattutto molto lontana dalla misera propaganda maccartista e guerrafondaia delle tavole di Atomic War; è animata da un afflato pacifista, benché non estranea al tradizionale anti-comunismo dell'epoca (sono sempre i russi a rovinare tutto).
L'aspetto più strambo è l'ottimismo smisurato che traspare nei confronti dell'energia nucleare: dopo la seconda guerra mondiale in effetti, gli Stati Uniti avviarono progetti di ricerca nel settore nucleare per la produzione di energia, che incontrarono l'entusiasmo dell'opinione pubblica. Nel 1953 il Presidente Eisenhower pronuncerà un celebre discorso in merito all'utilizzo dell'energia nucleare a scopi civili, nel quale afferma: "Non è sufficiente togliere l'arma atomica dalle mani dei miltari, va messa nelle mani di coloro che sanno adattarla alle arti della pace". In quegli anni l'ottimismo sfrenato nei confronti dell'energia atomica toccherà il vertice massimo, tanto che Lewis Strauss, presidente della Atomic Energy Commission statunitense, in un convegno scinetifico del 1954, sosterrà: "Non è troppo aspettarsi che i nostri figli usufruiranno nelle loro case di energia elettrica troppo economica per poter essere misurata!".
L'ottimismo andò scemando negli anni successivi, quando i problemi tecnici, le prime avarie, la dismissione delle scorie radioattive crearono un certo imbarazzo. Poi arrivarono i primi disastrosi incidenti nelle centrali nucleari (Windscale, Inghilterra, nel 1957 e Kyshtym, Russia, nello stesso anno) e le catastrofi di Three Mile Island (U.s.a. 1979) e di Chernobyl (Russia 1986).
Che dire? Forse gli umani non sono bravi a sfruttare l'energia atomica come lo sono gli Atlantidei. O forse l'energia atomica è una merda. Comunque sia, sappiate che, per quanto mi riguarda, l'idea di lavorare cinque ore alla settimana come gli Atlantidei, giustificherebbe la costruzione di qualsiasi reattore nucleare nella mia città, anche il più scassato, ed anche nel mio cortile di casa...
Qui sotto, The A-Day! in .pdf in doppia versione: inglese e tradotta in italiano (da me)! Buona lettura...

>>> Download "The A-Day!" comics in .pdf (6 pagg.) [ITA] + [ENG] (.rar - 9 mb.)

17/08/09

[We talk about...]
COLD WAR!
[Puj] Tutti noi eravamo bambini negli anni '80... La cosa che mi piaceva di più in assoluto degli anni '80 era la Guerra Fredda. Ero affascinato da film come War Games, The Day After, Rocky IV o qualsiasi altra stronzata dove di mezzo ci fosse la cortina di ferro e il kgb. Poi è caduto il muro di Berlino e anche la guerra fredda è passata di moda.
Benché la tensione tra est e ovest avesse conosciuto negli anni '80 (durante la presidenza di quella faccia di suola di Ronald Reagan) una fase di recrudescenza ultima, l'epoca d'oro della guerra fredda va collocata tra l'immediato dopo guerra e gli anni '60, periodo nel quale la paranoia nucleare e la propaganda anti-comunista toccarono vertici estremi.
Ho raccolto alcuni reperti della cultura popolare di quegli anni, fumetti e pubblicazioni varie, specchio della nevrosi anti-sovietica
che ossessionava la società statunitense dei '50. Se pensiamo alle società di ogni luogo ed epoca come il risultato di flussi trasversali d'immaginario che solcano la mente collettiva determinandone aspettative, tensioni e speranze, il ruolo del Potere in questo contesto risulta quello di manipolare i flussi, di cavalcare le onde; per dirla à la Foucault, il potere stesso trae origine proprio dall'emissione e della modulazione dei flussi d'immaginario proiettati sullo schermo della mente collettiva. In tal senso, la propaganda anti-sovietica statunitense degli anni '50 giocava alla grande con le nevrosi post-belliche e le patologie dell'immaginario collettivo americano; in quanto a propaganda e mistificazione, gli U.s.a. non erano di certo secondi ai sovietici!
Oggi molte espressioni popolari di quell'epoca (di cui qui sotto trovate alcuni esempi) non solo fanno ridere, ma fanno anche riflettere su quanto, anche oggi, i media più popolari come fumetto, cinema e televisione si servano ampiamente di paure collettive o tensioni sociali per cavalcare idee la cui diffusione fa spesso comodo ad una élite o ad uno specifico progetto politico...

[Cold-war era files - part 1]
IF THE BOMB FALLS (audiolibro - U.s.a. 1958)
[Puj] A qualche anno dalla tragedia di Hiroshima e Nagasaki, esce negli U.s.a. questo buffo audiolibro che spiega alla popolazione come comportarsi in presenza di un bombardamento atomico. Gli americani erano letteralmente ossessionati dalla bomba atomica e dall'eventulità di un conflitto nucleare. Loro, che sono stati gli unici nella storia dell'umanità ad un utilizzare in guerra la bomba atomica!
If the bomb falls è corredato da un libretto illustrato che dà indicazioni su come ovviare ad uno sgradevole fenomeno legato all'esplosione nucleare: il fall-out, ovvero la ricaduta del materiale radioattivo prodotto dall'esplosione sotto forma di cenere e pulviscolo; una nevicata di scorie che può durare un periodo variabile tra le 6 e le 36 ore.
A partire dal terrorismo sul fall-out si scatenò la moda del rifugio anti-atomico in giardino, che tante famiglie americane si fecero costruire, proprio come If the bomb falls consiglia. Nel 1961 il Presidente Kennedy lancerà il Community Fallout Shelter Program per sensibilizzare la popolazione in merito all'importanza del rifugio anti-atomico. L'11 settembre e la propaganda sulle armi biologiche di distruzione di massa hanno ridato vita alla moda dei rifugi, tanto che negli Stati Uniti la vendita di rifugi prefabbricati da giardino ha avuto un boom (è proprio il termine giusto!) negli ultimi anni, con grande gioia delle case costruttrici di queste attrezzature da campeggio post-atomico. Un business sottovalutato dalle nostre parti...

Comunque sia, in caso di effettivo conflitto nucleare vi sconsiglio di seguire le istruzioni di If the bomb falls (che potete scaricre da qua sotto, audiolibro e opuscolo compreso) perché sono del tutto demenziali, e soprattutto perché, quando esploderà la bomba... moriremo tutti!

>>> Download "If the bomb falls" LP in mp3 + book (.rar - 39 mb.)
[Cold-war era files - part 2]
ATOMIC WAR n.1 (fumetto - U.s.a. 1952)
[Puj] I fumetti americani degli anni '50 sono imbattibili per stramberia: una riserva inesauribile di folle divertimento, storie sconclusionate e paranoie assortite! Questo "Atomic War" (di cui, che io sappia, sono usciti tre numeri tra il '52 e il '53), non fa eccezione, anzi è davvero assurdo. Rischierebbe di confondersi in mezzo alle innumerevoli testate bellico-avventurose del periodo, se non fosse per una peculiare caratteristica: racconta solo vicende legate ad un prossimo, imminente conflitto atomico.
Le tre storie raccontate nel primo numero hanno una struttura molto simile: mentre l'occidente è tutto proteso nel tentativo di garantire un futuro pacifico all'umanità, i russi imbrogliano tutti e sganciano a sorpresa le bombe nucleari sulle città degli Stati Uniti, scatenando la gioiosa ed eroica controffensiva americana, che ben presto spazzerà via il comunismo dal pianeta Terra. I russi , naturalmente vengono sempre dipinti come individui moralmente (ed esteticamente) meschini. Alla fine del primo episodio una didascalia si rivolge al lettore, suggerendogli di andare a riuguardare le vignette che raffigurano le città americane ridotte in rovine e a pensare che, oggi più che mai, solo "un'america forte può scongiurare tutto questo!". Un richiamo patriottico che va compreso alla luce della diffusissima paura rossa: l'ossessione che negli U.s.a. si nascondessero migliaia di comunisti o simpatizzanti sovietici pronti a macchinare e congiurare per sovvertire il governo democratico.
Le storie di Atomic War, per quanto sbilenche, dipingono scenari che le nazioni della terra si sono trovate più volte ad ipotizzare nel corso della guerra fredda, benché un attacco con armi nucleari da parte di uno o dell'altro schieramento avrebbe di fatto decretato la totale distruzione di entrambi, ingenerando una apocalisse atomica; su tale ipotesi si basava la teoria della Distruzione Mutua Assicurata (MAD) che si diffuse in questi anni negli ambienti politici e militari; teoria che, nella sostanza, si occupò di dimostrare l'assurdità di un attacco con armi atomiche nei confronti di un nemico dotato delle medesime armi, con benefiche conseguenze per le strategie militari delle parti in causa. Questo non impedì comunque ad U.s.a. e U.r.s.s. di lanciarsi, a scopo di deterrente, in una folle corsa agli armamenti che mantenne per decenni il mondo entro un sano e simpatico equilibrio del terrore. D'altronde "...solo un'america forte può prevenire una... guerra atomica!".

>>> Download Atomic War n.1 in .jpg (.rar - 34 mb.)

[Cold-war era files - part 3]
IS THIS TOMORROW? AMERICA UNDER COMMUNISM (fumetto - U.s.a. 1947)
[Puj] Quest'ultimo reperto è sicuramente il più noto documento propagandistico risalente agli albori della guerra fredda (lo si trova anche in qualche libro di storia), ma anche il più genuinamente assurdo: un opuscolo a fumetti pubblicato nel '47 da un'associazione cristiano-evangelica americana (la Catechetical guild education society) per mettere in guardia la popolazione degli Stati Uniti sulla possibilità di una deriva comunista della nazione. Si intitola "Questo è il domani? L'America sotto il comunismo" e ipotizza, in ogni dettaglio (è una palla lunga ben 48 pagine), l'ascesa del comunismo in America, enumerandone le catastrofiche, drammatiche conseguenze per i cittadini e per il consorzio civile tutto. Naturalmente, la narrazione non lesina su nessuno dei luoghi comuni più o meno fondati sulla Russia di Stalin, dipingendo i comunisti come diabolici cospiratori, assassini sanguinari che non si fanno scrupoli a gettare la popolazione nella fame più nera per attuare i diabolici programmi di sovietizzazione della nazione.
Pubblicato nel '47, "Is this tomorrow?" anticipa un decennio in cui la cosiddetta red scare (paura rossa) toccò picchi estremi, grazie ad una incredibile politica inquisitoria messa in atto da alcuni rappresentanti del governo americano, tra i quali spiccò il senatore Joseph McCarthy (un'epoca che, dal nome del suo protagonista, passò alla storia come "maccartismo"). Tuttavia, McCarthy fu solo il più feroce degli inquisitori che nei primi anni '50 additarono politici, giornalisti, uomini di spettacolo (e chiunque altro capitasse a tiro) di simpatie sovietiche, ingenerando un paradossale clima da caccia alle streghe.
Tornando a Is this tomorrow?, riporto alcuni stralci assolutamente esilaranti della prefazione: "Is This Tomorrow è pubblicato con uno scopo: FARTI PENSARE. Per farti stare ancora più allerta contro la minaccia del comunismo. Oggi, approssimativamente 85.000 membri del partito comunista vivono in America. Questa gente lavora segretamente giorno e notte per sovvertire il TUO GOVERNO! L'Americano medio è pronto a dire: "No, non può accadere qui". Milioni di persone nelle altre nazioni erano soliti affermare la stessa cosa. Oggi, queste persone sono morte o vivono sotto la schiavitù del comunismo. CIO' NON DEVE ACCADERE QUI!".
L'albo si chiude con il decalogo dell'anti-comunista: "Combatti il comunismo con i Dieci Comandamenti della Cittadinanza!". Se volete sapere quali sono, scaricatevi Is This Tomorrow da qua sotto, in versione integrale!...

>>> Download IS THIS TOMORROW? in .jpg (.rar - 61 mb.)

06/08/09

[Free music for punx]
N.A.O.P. (Noisy Act of Protest) (Apocalyptic-thrash, Holland) - New Age of Politics (Shark rec. 1993)
[Puj] Nel disperato tentativo di trovare qualcosa di rinfrescante da ascoltare in questo agosto torrido e di merda, mi è volata in testa una pila di cd polverosi. Quello che mi ha fatto più male è stato il cd dei misconosciuti Noisy Act Of Protest (N.A.O.P.) di cui non sospettavo più nemmeno l'esistenza. Ascoltandolo, non mi ha rinfrescato granché. Mi ha però riportato indietro nel tempo di 16 anni, ovvero nel 1993, anno in cui lo acquistai nella solita bancarella dei dischi scrausi.
I N.A.O.P. erano olandesi e suonavano barbarico trash-metal politico, roba davvero vintage. Metà di loro aveva l'aspetto di punx con la cresta, l'altra metà di metallari very very sudici. Insomma, quello che un tempo si chiamava crossover!
Il sound della band non sarebbe nulla di originale, ma grazie ad
una regsitrazione brutta e sbagliata, risulta assolutamente figo: la batteria suona come quella dei dischi di Bon Jovi! A parte gli scherzi; intro sinfonico-apocalittiche pre-black metal, drumming tiratissimo, pezzi di telegiornale, effettacci ultra-militant, melodie paranoiche, cori growl, e pure qualche pezzo reppatino... Per non parlare del finale con uno che russa! Che cosa chiedere di più? Benvenuti alla Fine del Mondo! Come se fosse capitata nei primi anni '90 ovviamente, oggi sarebbe diversa...
La tentazione è tanta, ma vi riporto solo il testo di "Age of Conquest": "Petrolio nel mare e inquinamento nell'aria / Alberi che muoiono da tutte le parti, non è giusto... / Gente con il cancro / Cibo nucleare / è un nostro stesso sbaglio, e la gente muore... Cammino lungo la spiaggia e che cosa vedo? Un sigillo di morte davanti ai miei occhi. Loro ne macellano a centinaia per la loro pelliccia / Scotennati vivi per la gente con i soldi / Uccidere per soldi, una malattia umana / la natura viene violentata, un nuovo mondo avanza... Un'età di conquista! Guardo la TV e che cosa vedo? Un disastro nucleare davanti ai miei occhi!".
Beh, capolavoro e disastro insieme.

>>> Download N.A.O.P. "New age of politics" in mp3 + artwork (.rar - 72 mb.)

01/08/09

[Free books for punx]
ANGOSCIA ROCK - il racconto
[Puj] "Luridi ratti di fogna, vi racconteremo una storia. Una fanta-storia punk animata da laceranti sussulti d'amore e da irresistibili tensioni di morte, che vi trascinera' per le strade sudice e malfamate del Nostro Imminente Futuro. Una storia ambientata nel Regno della Paranoia e dell'Alienazione. Una storia natalizia a tempo di angoscia-rock. Shakerate un cocktail di chiodi e veleno per assaporarlo comodi sull'orlo dell'abisso, con le gambe penzoloni. Ed iniziate a leggere...".

Questo l'esordio del racconto di 32 pagine che costituiva il booklet del nostro 7" "Angoscia-rock". Il contenuto musicale del disco è da tempo disponibile sul web, ma il racconto fin ad ora non lo era. Cogliendo quale occasione la recensione del 7" sulla web-zine Punk4Free, abbiamo pensato di rendere il testo liberamente/gratuitamente reperibile in formato .pdf. Quindi, se vi va, cliccando qui, potrete leggere il parere di Joel sul disco e, cliccando qua sotto, scaricare un pacchetto .rar che contiene disco e racconto. Let's go!


>>> Download KALASHNIKOV "Angoscia-rock" 7" in .mp3 + Angoscia-rock NOVEL [32 pagg., sorry, in Italian!] in .pdf (via Punk4Free)