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Il collettivo Kalashnikov intervistato su:
MorireContro - Spazio anarchico per la contro-informazione.
Kalashnikov collective's interview on:
MorireContro - Anarco-blog.
(Grazie Adri! Thanx Adri!)
>>> Leggi l'intervista!
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XIV secolo una categoria d'artigiani, principalmente pittori miniatori, scultori e architetti tende a volersi smarcare e separare dalle altre corporazioni di artigiani, considerando che la loro attività manuale meritasse un'attenzione particolare, superiore. Essi si sono appena arricchiti e si sono fatti un nome. E' nel rinascimento che i potenti accordava a qualcuno di questi artigiani dell'immagine un posto d'eccezione. Questi si vedono conseguentemente invitati al tavolo dei grandi, prendendo gusto per il lusso e si staccano progressivamente dal popolo. La loro ambizione si aumenta allorché il loro prestigio cresce. Così si inizia a parlare dell'individualità artistica. Aspirando a ritagliarsi un posto nella arti liberali, alcuni di questi abili tecnici prendono a definirsi "uomini di pensiero" separandosi dalle preoccupazioni e dagli interessi del mondo basso. Quelli che allora si credono toccati dal genio artistico prendono a considerarsi figure semi-divine: ecco cominciare la vita d'artista.
me di un movimento artistico. Si pensi al fatto che il Situazionismo ha avuto influenza tanto negli ambienti di sinistra quanto in quelli del marketing e del cretinismo mondano. E si ricorda, di questo gruppo sovversivo, soltanto il suo stile.
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birra e brindo a tutte quelle persone che fanno cose "senza guadagnarci, senza depositare in banca le loro azioni. Che umanità fantastica! Che persone fantastiche! Questo è quello che riconosco come alternativo, il resto... periti agrari che vendono piante dalle forme diverse ma con le stesse radici" (Seminole). Noi suoniamo, come sempre. Nel pubblico ci sono più francesi che italiani: oltre agli Abhora e Clive si assiepano sotto alcuni amici che sono venuti apposta dal sud della francia per incontrarci. Ormai non so più cosa dire quando accadono queste cose, se non ringraziare umilmente per tutta la passione dimostrataci. Chiudono gli Abhora con un concerto mastodontico, l'ultimo del tour. Gli Abhora evocano sentimenti diversi da quelli che hanno smosso le parole di Rocco: nella loro musica c'è tutta la passione dell'inizio, un entusiasmo acerbo proiettato verso il futuro. Idealismo! C'è l'incoscienza (sana, vitale, divina!) della giovinezza. Una bellezza diversa, ma altrettanto pura. La fine e l'inizio, sullo stesso palco. A concerto concluso, abbracciamo quel pazzo di Clive e i nostri amici francesi; ci allontaniamo sul lungofiume che nel frattempo si è animato di giovani alla moda, spacciatori di fumo e poveracci che fanno il barbecue. Ci tuffiamo in questa realtà contraddittoria e impura che ci troviamo a vivere ogni giorno, nelle nostre vite quotidiane, sempre più stridenti. Ricchezza e povertà, divertimento e sopravvivenza, amore e paura, mescolati insieme negli stessi istanti, negli stessi luoghi... Dopo una nottata al freddo e un pranzo annaffiato di vino al veleno, consumato in uno squallido ristorante cinese della periferia, facciamo ritorno a Milano...
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Dovete sapere che nel futuro descritto dall'autore la telepatia è la nuova frontiera delle telecomunicazioni: al telefono, gli uomini del futuro preferiscono la comunicazione telepatica perché permette un contatto più intimo e vivido tra le persone; un servizio pre-telefonia mobile e pre-internet che viene offerto da agenzie di telepati specializzati, dalle quali ci si reca per allacciare collegamenti telepatici con chi si vuole, naturalmente a pagamento. E' suggestivo: la catastrofe per l'umanità si manifesta nella dimensione impalpabile dei flussi di trasferimento dei dati, nella rete telematica; attualizzando potremmo ipotizzare che la fine del nostro mondo sarà causata da virus che colpiranno la rete, sabotando i mostruosi flussi di denaro e informazioni che viaggiano nelle tratte virtuali. O forse è più plausibile un'invasione aliena?
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realtà, il buon Tom ci fa capire come la difesa dei diritti animali sia una pratica profondamente rivoluzionaria, nel senso più autentico del termine, cioè che mira ad uno stravolgimento dell’attuale sistema di vita/produzione. E, pertanto, fichissima. In breve, egli ci fornisce di potenti strumenti teorici a supporto del radicalismo animalista: ragazzi, roba utile, se usata con un po’ di senso critico!
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percepire scosse elettriche trapassarci da parte a parte con conseguente formicolio agli arti, finché vere e proprie scariche di elettroshock non hanno steso al tappeto Sarta, fulminato il Don e costretto Milena a scagliare il microfono in aria. Attenzione: pericolo di morte! Abbiamo tuttavia continuato a suonare come pazzi guerrieri post-atomici copliti dalle radiazioni nucleari.
Venerdì 22 giugno 07 @ ST. ETIENNE - "100%" w/ A.P.L. + Consansguins
Sabato 23 giugno 07 @ SAORGE - "Le Fortin" w/ Ewan + ? + Ouroboros + ?
pelle: questo è un posto pazzesco, sicuramente il più incredibile in cui ci siamo trovati a suonare! Sopraggiungono punx, freaks, crusties, abitanti dei boschi, pirati, spiantati ed ubriachi di varia natura... Le Fortin è una comune anarchica sulle montagne che credevo potesse esistere solo nelle leggende. Alcuni uomini selvatici preparano la legna per il falò, altri sfumazzano erba, mentre altri ancora si dilettano con tamburi, campanelli, flauti e violini seduti in circolo. Ci sono anche famiglie, mamme e papà hippie con bambini che scorrazzano a piedi nudi tra rocce e dirupi. Dentro intanto Ewan, un barbuto cantastorie dall'aspetto vichingo accompagnandosi con la chitarra e l'aiuto di percussioni minimali suonate da un'amica, intrattiene i commensali con alcune folk song dal gusto agreste. Dopo una breve pausa tocca ad un punk che ci propone, solo soletto, brani thrash-metal per chitarra elettrica e batteria elettronica. Fuori cala l'oscurità: non c'è illuminazione elettrica, solo un falò intorno al quale si riuniscono tutti i suonatori per improvvisare un mantra serale…
Verso mezzanotte, montiamo tutto e diamo inizio al nostro gig: freaks e punx si scatenano in una danza orgiastica a pochi centimetri da noi. E' bellissimo poter suonare senza le divisioni create dal palco, in mezzo ai ragazzi e alle ragazze che cantano e ballano brandendo bottiglie di vino e lattine di birra!